Una volta che hai avuto paura o ti è venuto da ridere

mercoledì 24 Dicembre 2014

Ho ritrovato un quadernetto di un laboratorio di scrittura che abbiamo fatto, con Ugo Cornia, undici anni fa, nel 2003, in una scuola media di Serramazzoni, sull’appennino modenese, e uno dei compiti che avevamo dato, «Racconta di una volta che hai avuto paura o ti è venuto da ridere», è stato risolto due ragazzi, che si chiamavano Andrea e Davide, così: «Un giorno nell’ora di tecnica il professore mandò fuori dalla classe un nostro compagno perché disturbava. Quando era fuori lui si mise a muovere la maniglia della porta su e giù: il prof. infastidito gli corse dietro per tutto il corridoio. Dopo una corsa sfrenata nell’intento di raggiungere l’alunno entrò in classe e disse: “Vi spacco il c**o a tutti”, subito dopo tirò il cancellino vicino alla faccia del nostro compagno Giacomo, poi si recò verso Pietro e gli buttò per terra tutti i libri. Questo episodio chi ha fatto un po’ ridere e un po’ paura».

Un inizio

martedì 6 Dicembre 2011

C’era una volta, tanto tanto tempo fa, circa trenta anni fa, una bambina che si chiamava Ester che i suoi genitori, ogni tanto, quand’erano in casa, che non c’erano estranei, invece di chiamarla Ester la chiamavan Terina.
Non si capisce il motivo.
Forse per risparmiar tempo.
Questa cosa a Ester non piaceva mica tanto.
Che a lei, il suo nome, Ester, come nome, piaceva molto, invece Terina, come nome, a lei non piaceva.
Che lei, c’è da dire, era magrolina, come bambina, allora forse per quello, la chiamavan Terina, però, pensava Ester, se dopo poi ingrasso, mettiamo, mettiamo che divento un po’ grossa, magari poi dopo il babbo e la mamma mi chiaman Terona.
Terona le piaceva un po’ di più, di Terina, faceva un po’ ridere, almeno, però non le piaceva moltissimo neanche Terona.

[di una favola, se così si può dire, che si intitola Storia di Ester]