Il noto cantante sovietico Vladimiro

venerdì 27 Luglio 2012

Quando ho comprato il libro di Anna Tonelli Falce e tortello (Storia politica e sociale delle Feste dell’Unità 1945-2011) la libraia che me l’ha venduto mi ha detto «Guardi, purtroppo c’è la copertina più brutta che Laterza abbia mai fatto da sempre».
In copertina c’è un signore che si sta mettendo un grembiule rosso della festa dell’Unità sopra una giacca blu e una camicia azzurra di quelle che hanno i bottoni sul colletto, e credo si chiamino botton-down, camicie rese celebri, qualche anno fa, chissà perché, da Walter Veltroni.
Qui però i bottoni del colletto non sono abbottonati, quindi è una camicia in un certo senso botton-up e quel signore lì probabilmente non è Walter Veltroni, anche se di preciso non si capisce chi è, si vede solo un pezzo della faccia, il pezzo più in basso, la fine del naso e la bocca, e dalla bocca spunta il mozzicone di un sigaro che farebbe pensare a Bersani, forse quel pezzo di faccia lì è di Bersani, ma non importa. Continua a leggere »

All’indomani

mercoledì 11 Luglio 2012

All’indomani della guerra di liberazione noi giovani avevamo una grande voglia di vivere, cantare, parlare e soprattutto stare insieme. La felicità che noi tutti provavamo in quel momento è molto difficile da descrivere. Anche se il pensiero verso quegli amici, compagni, conoscenti che erano caduti per le nostre libertà era in noi sempre presente. Uscivamo dalle case, dalle cantine, dai rifugi come topi dalle fogne, eravamo rimasti nascosti per tanti mesi terrorizzati dalle SS tedesche e dalle brigate nere, che non ci pareva vero essere liberi, poter camminare per le strade, fermarsi a gruppi per discutere di ogni cosa che riguardava l’indomani, il futuro nostro e del nostro paese.

[Giuliana Gamberini (bolognese, iscritta al Pci dal 1944), in Anna Tonelli, Falce e tortello (Storia politica e sociale delle feste dell’Unità 1945-2011), Bari, Laterza 2012, p. 3]