Una porta
sabato 29 Luglio 2017
Ho letto un libro di Moshin Hamid che si chiama Exit west e che, non so, ci son delle cose come il protagonista che, la prima volta che parla con la protagonista «insistette, aggrappandosi al proprio ghigno con la disperazione montante di uno scalatore ormai spacciato» (la traduzione è di Norman Gobetti), che sono cose che magari a qualcuno piacciono, ma la cosa del libro che mi è rimasta in mente, è che parla di porte, una lettura attenta, la mia, di porte per entrare nel mondo, e a me è venuto da pensare che la mia, di porte per entrare nel mondo, io l’ho trovata in Russia, e che è la letteratura russa, e che io dico sempre le solite cose, che dopo è normale che la gente si stanchi.