Sia sia
In russo volja significa sia volontà sia libertà.
[Albert Camus, Taccuini, traduzione di Ettore Capriolo, Firenze Milano, Giunti Bompiani 2018, p. 286]
In russo volja significa sia volontà sia libertà.
[Albert Camus, Taccuini, traduzione di Ettore Capriolo, Firenze Milano, Giunti Bompiani 2018, p. 286]
Delacroix: Ciò che vi è in me di più reale, sono le illusioni che creo con la mia pittura. Il resto è sabbia mobile.
[Albert Camus, Taccuini, traduzione di Ettore Capriolo, Firenze Milano, Giunti Bompiani 2018, p. 325]
Un uomo cosciente, dice Dostoevskij, come fa a rispettarsi?
[Albert Camus, Taccuini, traduzione di Ettore Capriolo, Firenze Milano, Giunti Bompiani 2018, p. 298]
L’Europa dei bottegai – che disperazione.
[Albert Camus, Taccuini, traduzione di Ettore Capriolo, Firenze Milano, Giunti Bompiani 2018, p. 170]
E a casa, nell’Alabama, non portavo mai le scarpe, se non per andare in chiesa, inverno o estate.
Era una vera tortura farsi trascinare qua e là per le strade di New Orleans con quelle scarpe con i lacci stretti, calde come l’inferno, pesanti come il piombo. Non so dire cosa fosse peggio – se le scarpe o il cibo. A casa ero abituato al pollo fritto e ai cavoli ricci e ai fagioli americani e al pane di mais e ad altre buone cose. Ma i ristoranti di New Orleans! Non dimenticherò mai la prima ostrica, fu come se mi scivolasse in gola un brutto sogno; passarono decenni prima che ne ingoiassi un’altra.
[Truman Capote, Un natale, traduzione di Ettore Capriolo, Milano, Garzanti 2019. pp. 43-44]
In russo volja significa sia volontà sia libertà.
[Albert Camus, Taccuini, traduzione di Ettore Capriolo, Firenze Milano, Giunti Bompiani 2018, p. 286]
Quando bruciavano Jan Hus, si vide arrivare una dolce vecchietta con una fascina da aggiungere al rogo.
[Albert Camus, Taccuini, traduzione di Ettore Capriolo, Firenze Milano, Giunti Bompiani 2018, p. 378]
Sì, ho una patria: la lingua francese.
[Albert Camus, Taccuini, traduzione di Ettore Capriolo, Firenze Milano, Giunti Bompiani 2018, p. 345]
(Ho letto, in Un amore di Salinger, di Beigbeder, che Preghiere esaurite, di Truman Capote, quando era uscito aveva fatto arrabbiare tutti, allora l’ho preso in biblioteca e, nella prefazione di Joseph M. Fox, ho letto che)
Il 5 gennaio 1966, Truman Capote firmò un contratto con la Random House per un nuovo libro intitolato Answred Prayers (Preghiere esaudite). L’anticipo sui diritti d’autore era di 25,000 mila dollari e la data di consegna il 1° gennaio 1968. Il romanzo, sosteneva Truman, sarebbe stato l’equivalente contemporaneo del capolavoro di Proust, Alla ricerca del tempo perduto, e avrebbe analizzato il microcosmo dei miliardari – sia dell’aristocrazia che della café society – d’Europa e della costa orientale degli Stati Uniti.
[…]
Ma negli anni successivi, pur scrivendo novelle e articoli per le riviste, non lavorò al romanzo; di conseguenza, nel maggio 1969, il contratto originale fu sostituito da un accordo per tre libri che spostava la data di consegna al gennaio 1973 e aumentava in maniera consistente l’anticipo. Verso la metà del 1973, la scadenza fu rinviata al gennaio 1974 e sei dopo fu di nuovo spostata al settembre 1977. (Successivamente, nella primavera 1980, la data di consegna fu fissata al 1° marzo 1981 e fu ulteriormente aumentato l’anticipo a 1 milione di dollari, da pagare soltanto alla consegna dell’opera).
[Joseph M. Fox, Premessa a Tuman Capote, Preghiere esaudite, Traduzione di Ettore Capriolo, Milano, Garzanti 1987, p. II, III]
(Mi sembra che Preghiere esaudite sia uscito poi nel 1987 postumo e incompiuto. L’uscita di cui parlava Beigbdeder che aveva fatto arrabbiare tutti era stata l’uscita, su una rivista, di alcuni capitoli. Mi piace molto questo disastro]