domenica 8 Marzo 2020
Sul serio, come mi muovo faccio i malestri, io sono una che deve stare a casa.
Anche mia mamma lo diceva sempre, al plurale: “stiamoci a casa”.
E quando dovevo andar da qualche parte, che ormai ero grande non mi poteva più dire di non uscire, mi dava comunque un sacco di raccomandazioni del tipo: “copriti bene, non fare tardi, comportati a modo, ma soprattutto: stai a casa” poi faceva un risolino, ma sotto sotto un po’ lo pensava davvero.
martedì 3 Dicembre 2019
Sul serio, come mi muovo faccio i malestri, io sono una che deve stare a casa.
Anche mia mamma lo diceva sempre, al plurale: “stiamoci a casa”.
E quando dovevo andar da qualche parte, che ormai ero grande non mi poteva più dire di non uscire, mi dava comunque un sacco di raccomandazioni del tipo: “copriti bene, non fare tardi, comportati a modo, ma soprattutto: stai a casa” poi faceva un risolino, ma sotto sotto un po’ lo pensava davvero.
lunedì 2 Dicembre 2019
Lunedì 2 dicembre,
a Bologna,
alla libreria Ambasciatori,
in via degli Orefici, 19,
alle 18,
Essere nudi e basta è troppo dura
di Elvira Antinozzi
(edizioni Sempremai)
sabato 30 Novembre 2019
“Ma cosa ti lavi da solo, ma smettila” rispondeva mia mamma “puzzano le cose che lavi te da solo, a mano poi, sei pieno di buchi sei, dove vai tutto sbrindellato?” e poi se per lei era arrivato il momento, partiva per un negozio che si chiamava ‘Intimo caos’.
E una volta c’ero andata anch’io con mia mamma, che prima di uscire mi sistemava sempre qualcosa, il cappello per esempio, e diceva: “forza ossicino”.
La commessa le aveva squadernato festosa dieci modelli di mutande da uomo e dopo, mia mamma, ne aveva scelto un tipo e la commessa l’aveva preso, l’aveva piegato come una reliquia, aveva fissato mia mamma qualche secondo e poi: “ha scelto bene signora” le aveva detto, “vedrà, questa è una mutanda valida”.
Da allora a casa, quando si comprava un oggetto che funzionava bene, come per esempio quel baracchino a manovella per grattugiare il parmigiano, che poi invece si rompeva sempre, ma all’inizio ci sembrava proprio utilissimo, dicevamo tutti: “è una mutanda valida”.
martedì 19 Novembre 2019
Ma la prima lettura toccava sempre a Piero Pieri, un ferroviere in pensione, che quando in stazione a Cesena non c’era ancora la voce metallica a annunciare i treni, lo speaker lo faceva lui. E aveva una esse salatissima: “regionale scei-qvuattro-scei, proveniente da…” ci dava giù di brutto, e anche all’ambone non era da meno. Il suo stentoreo “vuomo! Dove scei?!” quando Dio chiama Adamo dopo il fatto della mela, è rimasto negli annali parrocchiali.
[Essere nudi e basta è troppo dura, di Elvira Antinozzi alla libreria Verso di Milano]
mercoledì 6 Novembre 2019
E quando dovevo andar da qualche parte, che ormai ero grande non mi poteva più dire di non uscire, mi dava comunque un sacco di raccomandazioni del tipo: “copriti bene, non fare tardi, comportati a modo, ma soprattutto: stai a casa” poi faceva un risolino, ma sotto sotto un po’ lo pensava davvero.
[Il romanzo di esordio di Elvira Antinozzi, Essere nudi e basta è troppo dura, esce il 20 novembre, lo presentiamo all’Ambasciatori il 2 dicembre]
lunedì 30 Settembre 2019
Sta per uscire per Sempremai Essere nudi e basta è troppo dura, romanzo d’esordio di Elvira Antinozzi, qui sopra la sua nota biografica.
mercoledì 15 Maggio 2019
E avanti così, in generale, era tutta una miniera: chi tra i bambini alla dottrina diceva che il Padre era così contento per il ritorno del figliol prodigo che per far festa aveva ucciso il fratello grasso, chi diceva di ‘fare a gara nello sterminarsi a vicenda’, chi sceglieva forse meglio lo stimarsi ma solo ‘a Vicenza’, chi pregava a voce alta molto seriamente “perché regni la guerra e cessi la pace”, chi leggeva dalla 1° lettera di san Paolo apostolo ai Tessalo-Cinesi. E via dicendo.
[Elvira Antinozzi, Essere nudi e basta è troppo dura, esce in settembre per Sempremai]