31 agosto – Ca’ de’ Caroli (RE)

sabato 31 Agosto 2013

Sabato 31 agosto,
al circolo Arci Le ciminiere,
a Ca’ de’ Caroli,
alle 20 e 15,
Elogio del ridicolo
con le Mondine di Novi
(c’è anche una cena che si può prenotare qui: clic)

No

lunedì 26 Novembre 2012

Perché qui siamo a Torino spiritualità, e questa questione della spiritualità, cioè del sacro, uno quando pensa al sacro pensa, non so, alla messa; l’eucarestia, il corpo di Cristo, be’, io, che sono andato a messa fino a quando avevo undici o dodici anni, per fare la cresima, non l’ho mai capito, cosa vuol dire, il corpo di Cristo; «questo è il mio corpo, offerto per voi e per tutti in sacrifico».
Il tuo corpo? Per me? In sacrificio? Ma cosa dici?
«Scambiatevi un segno di pace».
Un segno di pace? Cosa vuol dire, scambiatevi un segno di pace? Che ci diam la mano? Ah, va bene, ci diamo la mano.
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Ammesso

sabato 24 Novembre 2012

Tolstoj, in un saggio di qualche decennio più tardi, rispetto a Che fare, un saggio del 1903, intitolato Agli uomini politici, in quel saggio lì Tolstoj scrive

Poiché gli uomini che detenevano il potere si sono sempre lasciati depravare da tale loro potere e hanno perciò impiegato quest’ultimo non tanto per il bene comune, quanto piuttosto per il loro bene personale, è sempre avvenuto che il nuovo potere finisse per essere tale e quale al precedente, e spesso ancora più ingiusto.

E

Se il potere deve esser distrutto, scrive poi Tostoj, ciò non potrà avvenire in nessun caso mediante un ricorso alla forza, giacché un potere che distrugga un potere rimane pur sempre un potere, ma ciò potrà avvenire unicamente grazie al chiarirsi, negli uomini, della consapevolezza del fatto che il potere stesso sia inutile e dannoso, e che gli uomini non debbano né sottomettervisi, né prendervi parte.

E dopo conclude, Tolstoj, che

vi è un solo mezzo di influire sulla vita degli uomini, perché divenga buona: vivere noi stessi una vita buona. E perciò anche l’attività di quanti desiderano contribuire all’instaurarsi di una vita buona tra gli uomini può e deve concentrarsi unicamente nell’interiore perfezionamento di sé, nel concretare ciò che nel Vangelo è espresso con le parole «Siate perfetti come lo è il Padre vostro che è nei Cieli». Continua a leggere »

6 ottobre – Revere (MN)

sabato 6 Ottobre 2012

Sabato 6 ottobre,
a Revere (MN),
alle 20 e 30,
presso il circolo Auser,
in Via Ippolito Nievo,
E noi?
(elogio del ridicolo)

5 ottobre – Massenzatico (RE)

venerdì 5 Ottobre 2012

Venerdì 5 ottobre
a Massenzatico (Re)
in via Beehtoven, 90
alle ore 19:30
in occasione dell’inaugurazione
delle Cucine della rivoluzione
un quarto d’ora di
Elogio del ridicolo

Un pezzettino

giovedì 4 Ottobre 2012

Ecco, eravamo rimasti che, dopo aver cominciato con Dostoevskij, continuavamo con Tolstoj, che questa è una cosa che non si capisce tanto il motivo, però succede sempre così: uno parla di Dostoevskij, salta subito fuori Tolstoj, e viceversa; cioè: una parla di Tolstoj, salta subito fuori Dostoevskij. Che la domanda più frequente che viene rivolta, secondo me, a quelli che hanno studiato russo, dopo le domande «Ma davvero hai studiato russo?» «Ma come mai hai studiato russo?», la domanda più frequente dopo queste due, secondo me, è la domanda «Ti piace più Dostoevskij o Tolstoj?». Che davvero, succede così, se te dici a qualcuno che tu stai leggendo un romanzo di Tolstoj, quello ti guarda, si aggiusta gli occhiali, ammesso che abbia gli occhiali, e ti dice «Ma Dostoevskij, non ti piace?»; se gli dici che stai leggendo Dostoevskij, quello ti guarda, si aggiusta gli occhiali (ammesso che abbia gli occhiali) e ti dice «Ma Tolstoj, non ti piace?» è così, non si sa cosa farci, quando vien fuori Dostoevskij, viene sempre fuori anche Tolstoj, come Stanlio e Ollio, o Gianni e Pinotto, o Ric e Gian, son sempre insieme, e capire il motivo è una cosa che sarebbe bella, capirla, e questo discorso potrebbe essere una bella occasione per indagarla, diventerebbe un discorso, adesso non lo dico per vantarmi ma in questo discorso abbiamo già determinato, con una bilancia medica di precisione, il peso dell’anima in grammi, sarebbe bello se chiarissimo finalmente i misteriosi rapporti che legano Dostoevskij a Tolstoj e Tolstoj a Dostoevskij ma ci son due motivi, non so come dire, gnoseologici, e uno pratico, per i quali questo rapporto non si può chiarire, e il primo motivo gnoseologico è che non ne so mica tanto, di Tolstoj, il secondo motivo gnoseologico è che non so mica tanto neanche di Dostoevskij, anzi, forse di Dostoevskij ne so ancora meno

[Un pezzettino di E noi?, elogio del ridicolo]