Dopo un acquazzone notturno
venerdì 30 Agosto 2019
Quando accadde? Ricordo il terrazzino,
ed il pioppo bagnato che frusciava,
e il volto luminoso della notte,
che le stelle e le gocciole spruzzavano.
In un sonno infantile erano immersi
i vicini, diméntichi del giorno
e dei pensieri. E noi sul terrazzino
tutto intagli, da soli, con la notte.
Ormai quel terrazzino è demolito
e di quel pioppo non si trova il tronco,
ma mi guarda ancora quella notte,
chiara come la nostra giovinezza.
[Stepan Ščipačëv, Dopo un acquazzone notturno, traduzione di Angelo Maria Ripellino, in Nuovi poeti sovietici, Torino, Einaudi 1961, p. 43]