25 rubli
In Russia ci sono dei posti che, se chiedi un’acqua minerale, ti chiedono se vuoi anche il limone, e se dici che lo vuoi ti portano una fetta di limone e poi alla fine te la fan pagare, 25 rubli, 35 centesimi circa.
In Russia ci sono dei posti che, se chiedi un’acqua minerale, ti chiedono se vuoi anche il limone, e se dici che lo vuoi ti portano una fetta di limone e poi alla fine te la fan pagare, 25 rubli, 35 centesimi circa.
Siamo stati al Museo Dostoevskij, che è nell’ultimo appartamento in cui ha vissuto Dostoevskij a San Pietroburgo, e su una scatola di tabacco abbiamo visto scritto: «28 го января 1881 год: умер папа (Che significa: «28 gennaio 1881: è morto il babbo»). L’aveva scritto la figlia Ljubov’, che aveva allora 11 anni.
Ieri siamo stati al Museo russo di San Pietroburgo e c’era una dežurnaja, una di quelle signore che guardan le sale, che le è suonato il telefono e aveva come suoneria I like Chopin di Gazebo (clic).
C’è, in Russia, una catena di ristoranti italiani che si chiamano Il Patio, che son ristoranti che i russi pensano che in Italia sian molto diffusi ma che in Italia io non ho mai visto, e questa cosa mi ha fatto venire in mente quando son venuto qui le prime volte, all’inizio degli anni 90, quando mi sono accorto che i russi apprezzavano molto un liquore italiano che si chiama Amaretto di Saronno, loro eran convinti che una buona parte degli italiani pasteggiasse a Amaretto di Saronno, e se portavi dall’Italia a un russo una bottiglia di Amaretto di Saronno era un regalo bellissimo, e nel 1993, quando nei negozi non si trovava quasi niente ma c’erano dei chioschi dove cominciavi a trovare le cose, il vino, i liquori, le sigarette, io mi ricordo che si trovavano delle bottiglie di Amaretto di Bergamo, Amaretto di Milano, Amaretto di Verona, Amaretto di Venezia, che io in Italia non avevo mai viste secondo me li facevano a Nižnyj Novgorod, dove probabilmente c’è anche la sede di Il Patio, ristorante italiano.