Una nube

mercoledì 18 Marzo 2015

C. S. Lewis, Diario di un dolore

Se H. «non è», allora non è mai stata, e io ho scambiato per una persona una nube di atomi. La gente non esiste, non è mai esistita. La morte non fa che rivelare il vuoto che c’era da sempre. I cosiddetti vivi sono semplicemente quelli che non sono stati ancora smascherati. Tutti in bancarotta, anche se per alcuni non ancora dichiarata.

[C. S. Lewis, Diario di un dolore, traduzione di Anna Ravano, Milano, Adelhpi 1990, p. 35]

Difficile

venerdì 13 Marzo 2015

C. S. Lewis, Diario di un dolore

È difficile non irritarsi con quelli che dicono: «La morte non esiste”, oppure: «La morte non ha importanza». La morte esiste. E tutto cioè che esiste ha importanza. E tutto cioè che accade ha conseguenze ed è, come queste, irrevocabile e irreversibile. Tanto varrebbe dire che la nascita non ha importanza. Alzo gli occhi al cielo notturno. Vi è qualcosa di più certo del fatto che in tutte queste vastità di tempi e di spazi, se mi fosse dato di cercare, non troverei mai il suo viso, la sua voce, il tutto della sua mano? È morta. Morta. È così difficile imparare questa parola?

[C. S. Lewis, Diario di un dolore, traduzione di Anna Ravano, Milano, Adelphi 1990, pp. 21.22]