Un’intervista
[Di Dario Pappalardo, oggi su Repbblica]
Che effetto le fa sapere che i romanzi del ciclo di Learco Ferrari vengono ripubblicati? Ha intenzione di scrivere ancora di lui? Tutti i suoi lettori lo considerano un alter ego dell’autore. Anche lei?
Sono contento della riedizione di questi romanzi per Marcos y Marcos, ma non credo che scriverò altre cose con Learco Ferrari come protagonista. Per via dell’alter ego, quando ho letto la sua domanda mi sono chiesto cosa intendeva di preciso, con alter ego; allora sono andato a vedere su wikipedia, e ho trovato: Il termine viene comunemente usato nell’analisi letteraria per descrivere personaggi che sono psicologicamente opposti l’uno all’altro. Ecco, in questa prospettiva sì, considero Learco Ferrari il mio alter-ego. Poi però mi sembrava una definizione strana, sono andato sul De Mauro ho trovato che alter ego, in letteratura, è un personaggio che rispecchia specularmente la personalità del suo autore (es: Jacopo Ortis è l’alter ego di Ugo Foscolo). Ecco, a pensarci, anche in questa prospettiva, considero Learco Ferrari il mio alter-ego. Continua a leggere »