Quindi

martedì 25 Marzo 2014

Clelia Marchi, Il tuo nome sulla neve

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quindi se c’è persone che possono aiutare ai malati, è la più bella cosa che uno può fare nella vita: se sapessimo, ò pensassimo quando si è ammalati trovare persone che ti qura, ti copre, ti dà da bere, è un gran piacere: ne ò fatte tante d’inniezioni, e per niente, ancora li farei: ma alla mia età, cosa mi aspetta… se non la morte?! Poi che serve essere sempre in ansia; l’ansia impedise di vedere la more, non sono mai stata felice ò poco e anche sono anziana non posso sperare più niente dalla vita, sono sempre in ansia perchè??? Perchè ne ò passato di tutti i colori, di ogni erbe un fascino: essere felici non è facile, mi sento molto vecchia, ò vissuto sempre in campagna, là mia vita è stata tanto faticosa; e dura; con mio marito ci siamo tanto amati, sono rimasta vedova quasi all’improvviso, mi sento vuota, finita, inutile passo le mie giornate à piangere, non l’avrei mai pensato, che dopo 50 anni di matrimonio separarci così; tute le mie tristezze le scrivo di notte, che poco dormo; come un essere umano quando à dei dispiaceri…

[Clelia Marchi, Il tuo nome sulla neve (Gnanca na busia), Milano, ilSaggiatore 2012, pp. 69-70]

Care Persone Fatene Tesoro

mercoledì 6 Febbraio 2013

Care Persone Fatene Tesoro Di Questo Lenzuolo Che C’è Un Pò della Vita Mia; è Mio Marito; Clelia Marchi (72) anni hà scritto la storia della gente della sua terra, riempendo un lenzuolo di scritte; dai lavori agricoli, agli affetti, dai filos, alla qucina, agli affetti, e alle feste popolari: À scritto tutta una storia; una avventura, nei sacrifici, nelle sofferenze di ogni giorno; ogni riga si svolge sul filo della sincerità: come pure il titolo del mio lenzuolo libro (Gnanca nà busia) non ho raccontato: gnanca nà busia nè par mi; né ai lettori!!! La nostra vita. Mi, ricordo da piccola eravamo in tanti frattelli: la mia mamma lavorava tanto per mandarsi a scquola, iò andavo a scquola solo d’inverno; perchè la mia mamma doveva andare à lavorare altrove… e io a qurare i miei frattelli più piccoli di mè, però non c’era neanche un gioccattolo: proprio nò!

[Clelia Marchi, Il tuo nome sulla neve. Gnanca na busìa, Milano, Il saggiatore 2012, p. 30]

Perchè io ero una bambina

venerdì 21 Dicembre 2012

perchè io ero una bambina di fronte a lui; io avevo (14) anni e lui (25) ma io non avevo mai pensato; che quel bel ragazzo che avevo visto per la prima volta alla macchina; mi domandasse di fare la more; le ò detto se lo sa la mia famiglia; che voi siete vecchio: mi disse ma se ti piacio, parleremo di nascosto e quando avrai compiuto .16. anni si sposeremo; ma chi pensava à sposarsi: veniva tutti i giorni in casa mia a lavorare con il mio papà: d’inverno fare lé scope, e spazzolini di piumi per pulire i mobili del padrone; in granaio à girare il grano; nelle stalle d’inverno per fare le stroppe per legare le viti alla primavera: e così era per sempre in casa mia; ma io non le parlavo: un giorno le dissi il mio papà andate in granaio à girare il frumento; e con mé ha detto tu vai a scopare e così ubbidì; il ragazzo à detto con mé, aspetti che passo: lé ò detto passate pure; c’era i miei frattelli: e mi disse perchè non mi dai del tù?? Perché voi siete vecchio… si vedevamo tutti i giorni e di nascosto mi diceva, mi diceva non dirlo à nessuno che ti ò detto che quando ai .16. anni ti sposo.

[Clelia Marchi, Il tuo nome sulla neve. Gnanca na busia, Milano, Il saggiatore 2012, p. 35]

Piuttosto

sabato 17 Aprile 2010

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Piuttosto che sposarsi così giovani è meglio prendere la rincorsa e spaccarsi la testa nel muro.

[Clelia Marchi, Gnanca na busia, Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori 1992, p. 24]

Un’altra

giovedì 25 Febbraio 2010

Poi ne ho trovata un’altra, adesso, sempre in quel libro lì, a pagina 55, Di ogni erbe un fascino.

Una frase

giovedì 25 Febbraio 2010

Piuttosto che sposarsi così giovani, è meglio prender la rincorsa e spaccarsi la testa contro il muro. L’ha scritta una signora del mantovano su un lenzuolo che poi è stato pubblicato in un libro che chi ha un accesso a anobii può trovare qui.