venerdì 29 Settembre 2023
«Ho letto la Morte di Ivan Il’ič. Sono più che mai convinto che il più grande scrittore di tutti i tempi è Lev Nikolaevič Tolstoj».
Pëtr Il’ič Čajkovskij
[Stasera, a Torino, al Circolo dei lettori, La morte in Lev Tolstoj (immagine di Sergej Bondar)]
venerdì 25 Novembre 2022
Il discorso su Chlebnikov, l’altro giorno, al circolo dei lettori di Torino: clic
lunedì 14 Novembre 2022
L’altro giorno mi è venuto da pensare che a me, i libri, non mi piacciono per quello che dicono, ma per come mi fanno sentire. Domani sera, al circolo dei lettori di Torino, faccio un discorso su Chlebnikov che finisce con il racconto di come mi sentivo quando facevo la tesi su di lui.
giovedì 29 Settembre 2022
Una pioggia di spilli
4 giovedì, 4 racconti russi
Giovedì 20 e 27 ottobre, 10 e 17 novembre
dalle 21 alle 22 e 30 su zoom
parliamo di
– Il cappotto, tratto dai Racconti di Pietroburgo di Gogol’ (Marcos y Marcos);
– La donna di Picche, tratto da Umili prose di Puškin (Feltrinelli);
– La steppa di Čechov (Quodlibet);
– Chadži-Murat di Tolstoj (Garzanti).
Per i dettagli: clic
giovedì 22 Settembre 2022
Tra una settimana, il 29 settembre, per Torino Spiritualità sono al Circolo dei lettori, nella sala grande, a fare un discorso che si intitola Due volte che sono morto; in quel discorso lì racconta delle due volte che si era sparsa la voce che io ero morto, nel 1999 e nel 2013, ma non è di questo che voglio parlare.
Voglio parlare del fatto che stamattina ho pensato che quel posto lì, la sala grande del circolo dei lettori, è stato il posto dove ho fatto la lettura più bella tra tutte le letture che ho fatto nella mia vita.
Io ne faccio tante, da più di vent’anni, due a settimana, più o meno, un centinaio all’anno, più di duemila, e lì, nella sala grande del circolo dei lettori di Torino, nel 2013, quasi dieci anni fa, dentro una rassegna sulla letteratura russa che si chiamava Gli inabbracciabili, accompagnato al pianoforte da Carlo Boccadoro, ho fatto la lettura integrale della Morte di Ivan Il’ič, di Lev Tolstoj, poco più di due ore, e, alla fine, io mi ricordo che ero stupefatto.
La letteratura, quella sera lì, ha fatto quello che deve fare: stupefare.
Io, a scuola, alle superiori, sono stato bocciato due anni, sempre in quarta superiore.
Avevo smesso di andare a scuola perché avevo scoperto le droghe leggere e pensavo di avere trovato la mia vocazione. Io, da grande, pensavo allora, avrei fatto il drogato. È durata due anni, poi mi sono accorto di non avere talento, per quella dipendenza lì, e mi sono buttato su un’altra cosa, sulla letteratura, che ho trovato molto più stupefacente.
Ci torno così volentieri, a Torino, al Circolo dei lettori, nella sala grande, il 29 settembre.
giovedì 14 Aprile 2022
Son stato tante volte al circolo dei lettori a Torino a presentare dei libri, quella di ieri, con Armando Buonaiuto, è stata forse la presentazione più bella: clic
mercoledì 9 Giugno 2021
Vado al Circolo dei lettori, a Torino, a presentare Sanguina ancora, con Petunia Ollister, sono molto curioso, prima di partire passo a salutare la Battaglia e le ricordo di quella volta, dieci anni fa, che abbiamo fatto il nostro primo viaggio insieme, siamo andati a Torino, lei era la prima volta che dormiva in albergo era molto curiosa anche lei arrivati a Torino porta nuova si è fermata davanti al tabellone delle partenze ha allargato le braccia ha esclamato «Che città meravigliosa!». Aveva sei anni.
martedì 17 Settembre 2019
Martedì 17 settembre,
a Torino,
al Circolo dei lettori,
in via Bogino, 9,
alle 21,
I russi sono matti.
Corso sintetico di letteratura russa.
(UTET)
domenica 30 Settembre 2018
Domenica 30 settembre, a Torino,
al Circolo dei lettori,
in via Bogino, 9,
alle 15,
con Fredrik Sjöberg,
dentro Torino spiritualità,
parliamo dei libri che ha scritto
dentro una cosa che si chiama
Il più grande esperto del mondo.
giovedì 18 Gennaio 2018
A Torino, al circolo dei lettori mi hanno detto che Davide Ferrario ha detto che Fare pochissimo è un romanzo sulle fake news, e che Paolo Onori ha detto «Io, non volevo dirlo, ma mi sembrava un po’ anche a me». E poi, a parte quello, è stato bello, mi hanno detto. Io sono arrivato dopo, ma mi han detto che Onori, quando gli han chiesto se il suo libro è un libro bello, lui ha detto che lui, quando ha cominciato a scrivere dei libri, cioè recentemente, si è ripromesso di non parlare mai bene dei suoi libri perché, se sono belli, sono belli di loro, non c’è bisogno di parlarne bene, se sono brutti, non vale la pena di parlarne bene perché sono brutti, mi hanno detto che ha detto Onori. O una cosa del genere.