Una rassegna
Una volta Roman Jakobson ha citato «un grande poeta russo mai esistito, Koz’ma Prutkov, che affermava: “Nessuno abbraccia l’inabbracciabile”».
Ecco, a pensarci, si può essere esperti di tante cose, ma forse non si può essere esperti di letteratura; perché i grandi scrittori, i grandi libri, sono forse proprio così, inabbracciabili.
Tra la fine di gennaio e la fine di febbraio, al circolo dei lettori di Torino, per cinque martedì, cinque appassionati di letteratura (Ermanno Cavazzoni, Francesco Lagi – con il suo Teatrodilina -, Paolo Nori – con Carlo Boccadoro – , Gian Piero Piretto e Emanuele Trevi), raccontano cinque grandi, inabbracciabili opere della letteratura russa dell’ottocento.
22 gennaio – Paolo Nori e Carlo Boccadoro, al pianoforte- La morte di Ivan Il’ič di Lev Tolstoj
5 febbraio – Gian Piero Piretto – Le tre sorelle di Anton Cechov
12 febbraio – Ermanno Cavazzoni – Eugenio Oneghin di Aleksander Puskin
19 febbraio – Paolo Nori e Teatrodilina & Le anime morte di Nikolaj Gogol
26 febbraio – Emanuele Trevi – Il Giocatore di Fedor Dostoevskij