lunedì 7 Maggio 2012

Chiedi alla polvere, il più famoso e ammirato dei romanzi di Fante, ha fatto la sua comparsa nelle librerie americane l’8 novembre del 1939. Stackpole Sons, di New York, era la casa editrice che meno di un anno prima aveva pubblicato Aspetta primavera, Bandini, il libro d’esordio di Fante. Di lì a poco, le finanze dell’azienda verranno irrimediabilmente danneggiate da un singolare contenzioso legale contro il governo tedesco, per la pubblicazione non autorizzata di Mein Kampf di Hitler. L’antifascista Fante addebitò spesso a questa strana convivenza nello stesso catalogo e alle sue disastrose conseguenze legali la mancanza di un’adeguata promozione del suo Capolavoro. Quanto a Hitler e Mussolini, Fante li disprezzerà definendoli «stupidi» per non aver mai letto IL cagnolino rise, che come sanno tutti i lettori di Chiedi alla polvere, è il titolo dell’unico racconto pubblicato da Arturo Bandini all’inizio del romanzo.
[Emanuele Trevi, Storia di Chiedi alla polvere, in John Fante, Chiedi alla polvere, Torino, Einaudi 2004, p. XVII]
domenica 6 Maggio 2012

Decido di entrarci, per ragioni sentimentali, non per altro. Non ho mai letto Lenin, ma l’ho sentito citare: la religione è l’oppio dei popoli. Quanto a me, sono ateo: ho letto L’Anticristo e la considero un’opera fondamentale. Credo nel cambiamento dei valori, Signore. La Chiesa deve sparire; è il ricettacolo degli stolti, delle canaglie e delle mezze cartucce.
Tirai il portale, che diede un lieve gemito. Sopra l’altare sfrigolava il lume perenne, rosso come il sangue, illuminando di un riflesso cremisi la quiete di quasi duemila anni. Mi ricordava la morte, ma anche gli strilli dei neonati che venivano battezzati. Mi inginocchiai, solo per abitudine, poi mi sedetti. Tornai a inginocchiarmi, perché il legno duro sotto le ginocchia serviva a distrarmi dalla calma terribile che mi circondava. Pregai; certo, pregai. Per ragioni sentimentali. Dio Onnipotente, mi dispiace di essere diventato ateo, ma hai mai letto Nietzsche? Ah, che libro! Dio Onnipotente, voglio essere onesto. Ti farò una proposta. Fai di me un grande scrittore e io tornerò alla Chiesa.
[John Fante, Chiedi alla polvere, traduzione di Maria Giulia Castagnone, Torino, Einaudi 2004,p. 19]