II proprietario delle scarpe numero 43

domenica 22 Aprile 2012

Quanto amore
un anonimo calzolaio d’anteguerra
delle periferia di Lvov
introdusse nella fabbricazione di questi sandali
perché in essi
un bambino potesse correre nella sua primavera.

Ed ecco,
ora questi sandali sono
esposti nel museo di Auschwitz.
Uno potrebbe davvero
sentirsi colpevole.
Uno
che è arrivato ad avere delle scarpe numero 43.

E che,
nel 1941,
correva in quegli stessi sandali da bambino
anche lui.

[Izet Sarajlić, Chi ha fatto il turno di notte, a cura di Silvio Ferrari, Torino, Einaudi 2012, p. 79]

Fosse almeno l’anno 1993

lunedì 12 Marzo 2012

Fosse almeno quel terribile,
per l’umiliazione a nulla paragonabile
anno 1993
quando non avevamo nient’altro
che l’un l’altro.

Magari fosse ancora quel terribile,
quel tante volte maledetto anno 1993!

Avrei ancora cinque anni pieni
da poterti guardare
e da tenerti per mano!

[Izet Sarajlić, Chi ha fatto il turno di notte, a cura di Silvio Ferrari, Torino, Einaudi 2012, p. 111]