Il sole bacia i belli

lunedì 3 Marzo 2014

charles-bukowski-il-sole-bacia-i-belli-L-UeaQce

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi ricordo la mia prima pubblicazione importante, un racconto apparso sulla rivista “Story” diretta da Whit Burnett e da Martha Foley, nel 1944. Gli avevo spedito un paio di racconti a settimana per circa un anno e mezzo. Quello che alla fine hanno accettato era piuttosto delicato rispetto agli altri. Voglio dire in termini di contenuto e di stile e di azzardo e di ricerca e tutto il resto. Più o meno nello stesso periodo hanno accettato un altro mio racconto nella rivista “Portfolio” curata da Caresse Crosby, e dopo quello ho piantato tutto. Ho buttato via tutti i racconti e mi sono concentrato sul bere. Non mi sembrava che gli editori fossero pronti e sebbene io lo fossi avrei potuto esserlo ancora di più ed ero anche disgustato da ciò che veniva accettato come Letteratura con la L maiuscola. Così ho cominciato a bere e sono diventato uno dei migliori bevitori al mondo, anche questo richiede un certo talento.

[Charles Bukowski, Il sole bacia i belli, a cura di David Stephen Calonne, traduzione di Serena Viciani, Milano, Feltrinelli 2014, p. 296]

Budda Chinaski dice

venerdì 5 Ottobre 2012

a volte / devi / indietreggiare / di uno o / due passi, / ri- / considerare // staccare / per un / mese // non / fare niente / non / volere / fare niente // la pace è / fondamentale / il ritmo è / fondamentale // qualsiasi cosa / tu voglia / non / l’avrai / provandoci / con troppa / insistenza. // stacca / per / dieci anni // sarai / più / forte // stacca / per / venti anni // sarai / ancora più / forte. // non c’è niente in / palio / comunque // e / ricorda che / la seconda cosa più bella del mondo / è / una notte di sonno / tranquillo // e / la più bella: / una morte / serena. // nel frattempo / paga la bolletta del / gas / se riesci / e cerca di non / litigare con tua / moglie.

[Charles Bukowski, Cena a sbafo, traduzione di Simona Viciani, Parma, Guanda 2010, pp. 64-67]

Tanto per cambiare

giovedì 2 Dicembre 2010

tanto per cambiare
sento di qualcuno che sta per
darsi da fare
con il proprio lavoro,
dipingere o scrivere o qualsiasi altra cosa,
non appena avrà montato una luce
migliore,
o non appena si trasferirà in una nuova
città,
o non appena rientrerà dal viaggio che
ha programmato,
o non appena…

è semplice: non vuole proprio
farlo,
o non è capace di farlo,
altrimenti sentirebbe una smania
bruciante dall’inferno
che non potrebbe ignorare
e il «non appena»
si trasformerebbe rapidamente in
«ora».

[Charles Bukowski, Cena a sbafo, tr. it. Simona Viciani, Parma, Guanda 2010, p. 35]

Una lettera

martedì 27 Aprile 2010

bukowski1

A Marina Bukowski
16 settembre 1969

Ciao Marina, piccola mia:
ogni volta che mi telefoni, è così bello sentire la tua voce. Hai la voce più bella del mondo. Ti ringrazio tanto per le telefonate che mi fai. Sto sempre bene per giorni e giorni, dopo che parli con me. E sento che ti rivedrò, un giorno, e questo mi dà forza per andare avanti. Qualche volta quando mi sento male penso a te e mi sento subito meglio. PER FAVORE STAI MOLTO ATTENTA QUANDO ATTRAVERSI LA STRADA. GUARDA DA TUTTE E DUE LE PARTI. Io ti penso sempre e ti amo più del cielo, più delle montagne, più dell’oceano, più di tutto e tutti. Per favore, stai bene, sii felice e non preoccuparti per me.

Con tutto il mio amore, piccola,
Hank.

[Charles Bukowski, Urla dal balcone. Lettere. Volume primo (1959-1969), a cura di Seamus Cooney, traduzione di Christian Raimo e Martina Testa, Roma, minimum fax 2000, p. 225]

Una rivista

sabato 24 Aprile 2010

bukowski1

LA RIVISTA DI CARTA IGIENICA

il nostro motto é:
ce ne sbattiamo il cazzo

diretta da
Charles Bukowski

perzz
prezzo: zero

editoriale
gli unici che sanno scrivere siamo noi. nessun altro sa scrivere tranne noi. noi siamo gli unici che sanno scrivere. non capisco perché gli altri non sanno scrivere. mandateci soldi. mandateci vostra moglie – per una notte.
facciamo questo per passione.
noi odiamo la guerra. amiamo le chitarre. dipingiamo. nuotiamo. noi sappiamo tutto. il mondo è crudele. noi non siamo crudeli. mandateci soldi. in cambio vi manderemo amore. vi spediremo amore ovunque voi siate. mandateci la vostra ragazza – per 2 notti. non pagate le tasse sul reddito. fate saltare i treni militari. fumate marijuana. spacciatela. scrivete al presidente. scrivete al vostro governatore. scrivete a vostra madre per farvi dare dei soldi e poi mandateceli. non spediteci vostra madre – assolutamente. la letteratura e il mondo sono in pessima forma. noi stiamo morendo. Legalizzate lo stupro.
niente compensi per la poesia.

il vostro caro
Charles Bukowski

[Charles Bukowski, Urla dal balcone. Lettere. Volume primo (1959-1969), a cura di Seamus Cooney, traduzione di Christian Raimo e Martina Testa, Roma, minimum fax 2000, p. 168]