Modena – 10 gennaio

venerdì 10 Gennaio 2020

Venerdì 10 gennaio,
a Modena, alla Tenda,
in via Monte Kosica,
con Carlo Lucarelli, Beatrice Renzi
e Marco Dieci alla chitarra,
leggo da
Fonderie 9 gennaio 1950,
di Carlo Lucarelli
alle 21
(ingresso libero fino a esaurimento posti)

16 novembre – Bologna

mercoledì 16 Novembre 2016

Mercoledì 16 novembre,
a Bologna,
alle 18,
alla libreria Ambasciatori,
in via degli Orefici 19,
Giuseppe Palumbo,
Francesca Genti e Paolo Nori
presentano
Ma il mondo, non era di tutti?
(Marcos y Marcos)

Tra l’altro

giovedì 28 Gennaio 2016

Lucarelli, tra l’altro, anche lui è nato a Parma e una volta ho visto una sua presentazione in provincia di Reggio Emilia che quello che lo presentava aveva detto, la primissima cosa che aveva detto: «Lucarelli purtroppo è nato a Parma», che io mi ricordo era stato bello, un inizio memorabile, ma non volevo di quello, per cominciare.

[Dal discorso che faccio stasera a Cremona che adesso che è quasi finito ha trovato il suo titolo che è: Forlimpopoli]

Un’epigrafe

sabato 24 Ottobre 2015

Carlo Lucarelli, PPP. Pasolini, un segreto italiano

In Italia, quando un cosiddetto intellettuale non sa cosa scrivere, scrive un libro su Pasolini, meglio ancora sulla morte di Pasolini.

Massimiliano Parente, ilGiornale.it

[Carlo Lucarelli, PPP. Pasolini, un segreto italiano, Milano, Rizzoli 2015, p. 9]

La seconda pacca in fronte

martedì 28 Aprile 2015

Carta Bianca

(dialogo fra il commissario De Luca e Valeria Suvich)
– Guarda che combinazione, era proprio la domestica del tuo amico Rehinard.
De Luca si irrigidì mentre l’onda fredda di un brivido gli attraversava il corpo, facendogli accapponare la pelle.
– Assuntina? – disse, con la voce rauca.
– Sì, Assuntina, anche per lei sono come una zia. Il fidanzato lo hanno preso i tedeschi qualche giorno fa, lei voleva un dottore e io ce l’ho portata.
– Il fidanzato è al fronte da quattro anni, – mormorò De Luca. Valeria smise di fare il letto e si voltò verso di lui, col volto che si irrigidiva.
– No, – disse, – no, per favore.
De Luca si alzo di scatto, agitò un pugno per aria, con le labbra strette, e si colpì sulla fronte, forte.
– Che stupido, – disse tra i denti, – Dio che stupido che sono!
– Dove vai? – gli chiese, – cosa vuoi fare? – ma lui sembrava non sentirla, scuotendo la testa e continuando a mormorare “che stupido” tra sé, come un idiota.

[Carlo Lucarelli, Carta bianca (1990), Torino, Einaudi 2014, p. 102, grazie a Nadia]

Interiezioni

giovedì 7 Novembre 2013

Ieri sera Carlo Lucarelli, dentro questa cosa qua clic, ha raccontato di un suo amico che aveva scritto un romanzo ambientato tra i tossicodipendenti bolognesi e il romanzo cominciava con uno che diceva «Cazzo, la pula», e i redattori della casa editrice gliel’avevano corretto l’avevano fatto diventare «Cribbio, la polizia».

Rimpalli

giovedì 8 Agosto 2013

Clic