Piove ancora, a Borgo Panigale, e oggi è una giornata piena di pericoli, di scivolare, qualcuno che ti investe da destra, da sinistra, se ti taglia la strada un qualche movimento, una striscia di nuvole che crolla, all’improvviso, per stanchezza, una vita avventurosa, andare a prender le bambine prima, che le mense fanno sciopero e bisogna fargli da mangiare.
Stamattina, che a Borgo Panigale è una mattina bellissima, mi è tornato in mente Learco Pignagnoli, quando dice che è già un po’ di anni che non vede più un uomo assorto nei suoi pensieri (opera n. 122).
Invece per via di litigare, ho pensato che ormai la gente litiga quasi solo per iscritto, o in televisione, quelli che vanno in televisione, o in famiglia, quelli che hanno una famiglia. Invece quando si incontrano per strada sono gentilissimi.
Mi sembra.
Prima, sempre ieri, al mattino, quando sono uscito, a Borgo Panigale, tirava un vento e c’era un cielo così limpido che, attraversando la strada, ma è stato un attimo, mi è sembrato di essere sull’isola Vasil’evskij di San Pietroburgo.
