Due razze
Vi sono due razze di stupidi: quelli che credono a tutto e quelli che non credono a niente. Purtroppo io appartengo a entrambe.
[Gesualdo Bufalino, Il malpensante. Lunario dell’anno che fu, Milano, Bompiani 2019, p.14]
Vi sono due razze di stupidi: quelli che credono a tutto e quelli che non credono a niente. Purtroppo io appartengo a entrambe.
[Gesualdo Bufalino, Il malpensante. Lunario dell’anno che fu, Milano, Bompiani 2019, p.14]
Ancora una volta, trovandomi a osservare nella vecchia casa di campagna il muro della cucina ingrommato d’umidità, mi sorprendo a pensare che gli somiglio e che ogni giorno che passa mi semina, come a quello, nuove muffe di passato nel cuore.
[Gesualdo Bufalino, Il malpensante. Lunario dell’anno che fu, Milano, Bompiani 2019, p.9]
1. Nell’antipoesia si cerca la poesia, non l’eloquenza.
4. La poesia passa – l’antipoesia pure.
9. Saluti a tutti.
[Nicanor Parra, L’ultimo spegne la luce, a cura di Matteo Lefèvre, Milano, Bompiani 2019, p.345]
È degli uomini diciamo speculativi, la capacità di estrarre da una condizione infelice una certa felicità, una sottile allegria.
[Leonardo Sciascia, A futura memoria, Milano, Bompiani 2000, p. 85]
Un re in viaggio cade in un pozzo profondo
nessuno ha la minima idea di come salvarlo
fino a che un paggio di nome Archimede
suggerisce di mettere in comunicazione l’abisso
con una laguna dei dintorni
e il re risalì con il livello dell’acqua.
[Nicanor Parra, L’ultimo spegne la luce, a cura di Matteo Levèvre, Milano, Bompiani 2019, p. 313]
[Cesare Zavattini, Parliamo tanto di me, Milano, Bompiani 1931 (2), p. 9 (grazie a Carlo Boccadoro)]
“La differenza tra la finzione e la realtà è che la finzione deve essere credibile,” dice Mark Twain.
[Frédéric Beigbeder, Una vita senza fine, traduzione di Silvia Ballestra, Milano, Bompiani 2019, p. 9]
Oggi per sentirci meno stupidi e mediocri del solito possiamo citare l'”effetto Dunning-Kruger”: quello che spiega come le competenze che servono per giudicare a proposito di una materia siano le medesime necessarie per conoscerla; di conseguenza meno so (di meccanica quantistica, opera lirica, linguistica dell’italiano, cucina vegetariana), meno sono consapevole di non essere titolato a giudicare in merito. Il risultato è che la mia stessa incompetenza mi farà pensare di essere invece competente. L’effetto Dunning-Kruger è la vera legge elettorale, ed è sempre in vigore.
[Stefano Bartezzaghi, Banalità, Milano, Bompiani 2019, p. 9]
Uscire dall’arte è impossibile, così come lo è uscire dalla lingua. Perfino quando tacciamo lo facciamo in una determinata lingua.
Per questo l’arte siamo noi. Noi siamo compenetrati d’arte. Ora è malata, perché siamo noi a essere malati, soprattuto in questo periodo. Siamo malati e ci lamentiamo di avere un’arte malata. Ma lo sapete, no, il proverbio: non te la prendere con lo specchio, se hai la faccia storta.
[Jurij Michajlovič Lotman, Conversazioni sulla cultura russa, traduzione di Valentina Parisi, Milano, Bompiani 2017, p. 284]
“Non ho potuto fare a meno di notare che in questa bella casa antica non avete le controfinestre,” dissi.
“Perché non prova ancora?” disse lui.
“Perché non provo ancora a fare che?”
“Perché non prova ancora a non notare che in questa bella casa antica non abbiamo le controfinestre?” disse lui.
[Kurt Vonnegut, Gridalo dai tetti, in Tutti i racconti, traduzione di Vincenzo Mantovani, Milano, Bompiani 2019, p. 908]