Jack Dempsey (non c’entra niente)

giovedì 15 Gennaio 2009

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Lou mi presentò Jack Dempsey, il grande pugile. Jack mi agitò il pugno davanti.
“Ragazzo mio, sei un po’ troppo magro per fare il peso massimo, devi metter su qualche chilo. Dovresti anche vestirti un po’ meglio, darti un aspetto più elegante… Non che avrai molto bisogno di vestiti quando sarai su un ring. Non avere paura di colpire troppo forte.”
“Non è un pugile, Jack. Scrive canzoni, e gliele pubblichiamo noi.”
“Ah, ho capito. Beh, spero di ascoltarle, un giorno o l’altro. Buona fortuna, ragazzo.”
Fuori soffiava il vento, sparpagliando ciuffi di nuvole. La neve turbinava nelle strade illuminate da lampioni rossi, la gente di città arrancava ben coperta, venditori con copriorecchie di pelo di coniglio magnificavano le loro cianfrusaglie, il vapore usciva dai tombini.
Tutto ciò non aveva importanza.

[Bob Dylan, Chronicles, volume 1, tr. it. Alessandro Carrera, Milano, Feltrinelli 2005, p. 7]