A si biri
Una regola: Clic
Una regola
discorso pronunciato
a Roma,
alla Città dell’altra economia
il 14 settembre del 2013
come introduzione al dibattito
che chiude
la festa di Left-avvenimenti
al quale partecipano Pippo Civati,
Adriano Zaccagnini,
Mirko Tutino,
Giulio Cavalli,
Paola Natalicchio e Giovanni Tizian
e poi ripronunciato a Cagliari,
nella sede dall’associazione Asibiri
il 16 novembre 2013
Buongiorno.
Grazie dell’invito. Io mi chiamo Paolo Nori, sono di Parma, abito a Casalecchio di Reno, vicino a Bologna, e scrivo dei libri, dei romanzi, prevalentemente, ma anche dei discorsi, e oggi mi hanno chiesto di scrivere un piccolo discorso che abbia come tema il tema di questo incontro che chiude la festa di Left, che è Le cose si cambiano, cambiandole.
Ecco, Left è una rivista politica, quelli che parteciperanno al dibattito son tutte persone che, in diversi modi, sono tutti, come di dice, attivi in politica, e noi siamo abituati a pensare che la politica sia il posto dove, per antonomasia, si cambian le cose, e mi vengono in mente due cose, mia nonna, che, quando io mi son laureato a lei le sembrava una cosa così grande, il fatto che mi fossi laureato, le sembrava che io fossi diventato così bravo, laureandomi, che mi diceva che senz’altro sarei andato in parlamento e io le dicevo No nonna, farò poi dell’altro, e infatti è andata così, ho poi fatto dell’altro, e la seconda cosa che mi viene in mente è Pietro Nenni, che, come si sa, quando i socialisti sono entrati per la prima volta al governo e gli hanno chiesto cosa succedeva nella stanza dei bottoni lui ha detto che, entrando al governo, lui si era accorto che, nella stanza dei bottoni, non c’eran bottoni e io, adesso, una cosa che vorrei chiedere, a quelli che parteciperanno al dibattito dopo, cioè Pippo Civati, Giulio Cavalli, Adriano Zaccagnini,
Mirko Tutino, Paola Natalicchio, Giovanni Tizian, che ciascuno dal suo punto di osservazione ne sanno molto più di me, volevo chiedergli se ce li hanno messi, i bottoni, nella stanza dei bottoni, perché io, l’impressione che ho, di politica io ne so molto poco ma se il motivo per cui vale la pena di fare politica è cambiare le cose, io vorrei capire in che senso vi sembra che si possano cambiare le cose. Continua a leggere »
Sabato 16 novembre,
a Cagliari,
all’associazione Asibiri,
in via San Saturnino, 7,
alle 18 e 30,
si parla di politica
partendo da Vonnegut,
da Tolstoj e dalle
Brigate rosse