Il maglione di Einstein

sabato 12 Luglio 2014

Bruno Munari, Arte come mestiere

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La gente è stufa di false autorità, gli studenti non vogliono più falsi insegnanti, la stessa laurea è rifiutata come falso documento, gli studenti non vogliono più nemmeno la cattedra (simbolo dell’autorità dell’insegnante), ma vogliono una persona veramente competente disposta a collaborare con loro per risolvere i loro problemi che sono i problemi della società di oggi.
Giancarlo Lunati, nel suo chiaro libro Elogio dell’ottimismo (Comunità, Milano 1970), scrive che: così come è finita l’epoca delle costruzioni metafisiche (filosofia), sta per finire l’epoca della politica. Gli attuali uomini politici deputati, senatori, funzionari, congressisti, sono gli ultimi dinosauri di un’epoca che sta per chiudersi. […] Ecco quindi, come prima conclusione di questo accenno di indagine sulla autorità, che i simboli della falsa autorità, del prestigio, della ricchezza, del lusso, dovranno essere abbandonati proprio perché finiranno per segnalare la presenza di false autorità. Il Dirigente Industriale che avrà il suo Ufficio foderato di pelle di coccodrillo e una scrivania di ebano e avorio (lo so che non c’è, per fortuna) denuncerà ai suoi dipendenti tutta la sua falsa autorità. Mentre il signor Albert Einstein poteva permettersi il «lusso» di mostrarsi con golf di lana dai gomiti rotti.

[Bruno Munari, L’autorità oggi, in Arte come mestiere, Roma-Bari, Laterza 2007, p. 152, 154]

Nel conversare normale

venerdì 7 Febbraio 2014

Bruno Munari, Arte come mestiere

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel conversare normale, quando uno non può sostenere una discussione, si mette a gridare. Con questo non dà delle informazioni nuove, ma si fa sentire.

[Bruno Munari, Il manifesto a immagine centrale, in Arte come mestiere, Roma-Bari, Laterza 2007, p. 86]

Di cicci di cocco e di piciupacio

martedì 17 Luglio 2012

Conoscere i bambini è come conoscere i gatti. Chi non ama i gatti non ama i bambini e non li capisce. C’è sempre qualche vecchia signora che affronta un bambino facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di cicci di cocco e di piciupaciu. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri, nei quali sono completamente impegnati.
Per entrare nel mondo di un bambino (o di un gatto) bisogna almeno sedersi per terra, non disturbare il bambino nelle sue occupazioni e lasciare che si accorga della vostra presenza. Allora sarà lui a prendere contatto con voi

[Bruno Munari, Libri per bambini, in Arte come mestiere, Roma-Bari, Laterza 2007, p. 97]

Ecco

mercoledì 23 Febbraio 2011

È necessario oggi, in una civiltà che sta diventando di massa, che l’artista scenda del suo piedistallo e si degni di progettare l’insegna del macellaio (se la sa fare).

[Bruno Munari, Arte come mestiere, Bari, Laterza 2007, p. 19]