Se c’è un senso

giovedì 25 Dicembre 2014

È d’impotenza.

Un libro stranissimo

domenica 23 Dicembre 2012

Qualche settimana fa, a Bologna, alla Libreria Corraini Mambo, ho presentato un libro stranissimo, che non sapevo cosa dire e come presentare.
Si intitola Appunti di parole e l’ha scritto, se così si può dire, un’illustratrice giapponese che si chiama Yocci e che da anni abita in Italia in provincia di Bologna più precisamente a Pianoro, se non mi sbaglio.
Non era la prima volta che presentavo un libro con Yocci, perché Yocci ha illustrato un libro che si intitola 13 favole belle e una brutta che ho scritto io e che abbiamo presentato due o tre volte insieme e quando l’abbiamo fatto facevamo così, che io leggevo le favole e intanto lei disegnava e aveva funzionato, solo che lì, nel caso del libro Appunti di parole, non potevamo fare la stessa cosa perché il testo del libro, che è un libro di circa 200 pagine, consiste di 118 parole in tutto, che per leggerle, 118 parole, ho fatto la prova, ci si mette, senza correre, un minuto, quarantasei secondi e tre decimi.
Se volete potete provare anche voi, le parole scelte da Yocci sono:

Malandrino, Inconcepibile, Fungosità, Flemma, Trottata, Fumista, Poliglotta, Tramortire, Commutabile, Austero, Sterpo, Assopimento, Cianfrusaglie, Lanoso, Spilluzzicare, Meandro, Gorgo, Tentone, Precipitoso, Bacatura, Effimero, Oblio, Tenebroso, Subbuglio, Ronfare, Pusillanime, Miagolare, Pimpante, Soave, Equilibrista, Procacciare, Ambiguo, Verrucoso, Corvino, Cianciare, Marmocchio, Altalena, Lillipuziano, Ispido, Zolletta, Giulebbe, Sfolgorio, Pigna, Gattonare, Vano, Orticaria, Sovrumano, Unanimità, Verdiccio, Cascame, Bipede, Sperticato, Aguzzatura, Staccio, Rapata, Colorista, Alticcio, Monile, Nodale, Pericolante, Stanare, Proboscide, Pasciuto, Crepuscolare, Tentennante, Bighellone, Avaro, Temperato, Tracannare, Ingorgo, Viluppo, Esca, Tuta, Ciancia, Tozzo, Crogiolare, Bisbiglio, Torma, Sbrodolone, Marmotta, Burbero, Chioma, Menda, Pecetta, Iracondo, Frugolo, Esile, Bislacco, Zufolo, Esoso, Zefiro, Cagnara, Petalo, Setola, Birba, Sgranocchiare, Ciarpame, Siccità, Biscia, Ipometrope, Ovino, Mogio, Importuno, Attecchire, Chioccia, Sgualcito, Tortuoso, Ipolipidico, Boccheggiare, Bonomia, Bobba, Viuzza, Folto, Uggia, Sonnambulo, Picco, Vogata e Fifone.

Allora, a parte il fatto che, mi rendo conto adesso, ho appena fatto una cosa abbastanza singolare, cioè ho copiato il testo integrale del libro che avevo intenzione di recensire, che sarebbe una cosa che, in circostanze normali, renderebbe superflua ogni recensione, a parte questo fatto, l’altro giorno, alla libreria Mambo Corraini a Bologna, a me è venuto da dire che Yocci, con questo suo «Dizionario di idiolemmi in rigoroso disordine alfabetico», ha fatto un’operazione abbastanza complicata.
Per esempio, a guardare il disegno che definisce il lemma numero 69, Tracannare, ho detto l’altra sera alla libreria Corraini, un ragazzo che beve da un’enorme bottiglia di succo d’arancia un’enorme sorsata di succo d’arancia, rosso, a guardarlo, vien proprio da dire che quel ragazzo lì sta tracannando, non sta bevendo, non sta degustando, non sta delibando, no no no: sta tracannando.
E a guardare per esempio il disegno che definisce il lemma numero 70, Ingorgo, che ci sono otto ragazzi e un cane che aspettano in fila dietro una porta chiusa, e al di là della porta c’è un bambino, seduto sul vater, che sta sforzandosi di fare la cacca, con la carta igienica e tutto, ecco, a guardare quell’idiolemma di Yocci vien proprio da dire che quello lì è un ingorgo.
E a guardare il disegno che definisce il lemma numero 67, Avaro, che c’è un ragazzo con in mano una boccia di vetro piena di puntini neri, e c’è un gattino che allunga una ciotolina e il ragazzo gli lancia un puntino nero, che uno si immagina sia una crocchetta, ecco, a pensare a uno che, al suo gatto, gli dà una crocchetta al giorno, be’, vien da pensare che, se c’è un avaro, quello lì è proprio avaro. Continua a leggere »