Dodicesimo
Almanacco della settimana scorsa: Clic
Grazie infinite per aver dato all’ottimo inserto culturale della domenica un’impaginazione sfogliabile ovunque, persino in un mini arredato. Vi è davvero grata anche la mia gatta: da quando leggo senza più creare vortici d’aria fastidiosi, non le si rizza più il pelo sulla schiena e può ronfare tranquilla sul suo cuscino preferito accanto a me. E grazie per aver cambiato forma e non contenuto! Cordiali saluti
Assunta Licurdi
[Nono almanacco della settimana scorsa clic]
Ottavo almanacco della settimana scorsa (settimana dal 6 al 12 dicembre 2010): clic.
Caro Romano, ho osservato che la maggior parte degli attentati di matrice anarchica compiuti sul finire dell’800 sono stati opera di italiani (Sante Caserio, Luigi Luccheni, Gaetano Bresci). Come mai? Esiste una ragione particolare o è un caso?
Cesare Scotti
[Dall’ottavo almanacco della settimana scorsa]
Caro Pansa, Le rispondo con un eufemismo di riguardo ciò che (quasi) mai si dovrebbe rispondere a nessuno e tanto più a un uomo della sua età: ma se ne vada a quel paese. Francesco
Pansa, ha dimenticato di aggiungere che: 1) Non ci sono più le mezze stagioni. 2) I negri hanno una grande predisposizione per il ballo. 3) Si stava meglio quando si stava peggio. 4) Pippo Baudo è un grande professionista. 5) Berlusconi è già ricco e non deve rubare. 6) In guerra e in amore vale tutto. 7) Nella amatriciana ci vuole il guanciale, non la pancetta. 8) Pansa è l’unico giornalista di sinistra che dice la verità
Lettera firmata
Michel Jarraud, segretario dell’Organizzazione meteorologica mondiale, ha detto che il 2010 rischia di entrare nella non invidiabile classifica dei tre anni più caldi da quando esistono dati meteorologici certi. Se però dicembre dovesse risultare particolarmente freddo, l’anno in corso potrebbe scendere dal podio. Scusate, ma a Cancun (Messico) stanno facendo un vertice internazionale per stabilire che se non fa freddo, fa caldo? Roberto Bellia
[Dall’ottavo almanacco della settimana scorsa]
Che era il periodo che io dovevo lavar le scale, e le ho lavate, era anche il periodo del settimo almanacco della settimana scorsa, che si può sentire sul post, qui [c’è un refuso, si dice al 2 dicembre, in realtà le lettere, come la settimana, vanno fino al 5 dicembre].
Caro Dott. Pansa, fino a qualche anno fa correvo in edicola ad acquistare L’Espresso perché non vedevo l’ora di leggere il Suo Bestiario, nel quale commentava con la graffiante ironia che La contraddistingueva i fatti politici della settimana, e, in effetti, è stata la lettura dei Suoi articoli che mi ha avvicinato ad interessarmi alla politica, che fino ad allora era vista da me (allora ragazzo quindicenne) come una cosa “da grandi”. Quindi non riesco proprio a capire come una mente fine ed acuta come la Sua sia stata capace di subire questa metamorfosi, solo che stavolta non è stato il verme a trasformarsi in farfalla, ma (…e mi fermo qua, la battuta viene spontanea …..) A volte penso come il Dott. Pansa che conoscevo e stimavo avrebbe commentato lo sfacelo che attualmente ci circonda, e immagino articoli sagaci e pungenti (e dire che non Le sarebbero certamente mancati gli spunti….). Va be’, pazienza
Gianni Continua a leggere »