giovedì 23 Gennaio 2020
Tutte le volte che vado a San Pietroburgo, una delle prime cose che mi vengono in mente è una poesia brevissima di Velimir Chlebnikov: «Poco, mi serve. Una crosta di pane, un ditale di latte, e questo cielo, e queste nuvole».
[Fotografia di Alessio Gironi http://www.gogolmaps.com]
sabato 27 Aprile 2019
Conoscete la fiaba della principessa che in realtà era un gatto, trasformato da una fata in una bellissima principessa? Questa principessa aveva una particolarità: se vedeva un topo, non poteva fare a mene di spiccare un salto per acchiapparlo. I governi riformisti in Russia tra il XVIII e il XIX secolo facevano lo stesso: sostenevano di essere liberali, eppure non sopportavano la vera democrazia. A quel punto, il gatto si risvegliava nella principessa e gli zar sentivano a pelle, d’istinto, non solo razionalmente, che una simile soluzione non era possibile.
[Jurij Michajlovič Lotman, Conversazioni sulla cultura russa, traduzione di Valentina Parisi, Milano, Bompiani 2017, p. 284, la foto è di Alessio Gironi e è stata fatta a Pietroburgo la settimana scorsa, nel corso di un viaggio che si chiama Gogol’ maps (cliccare sull’immagine per ingrandire)]