20 marzo – Milano
Lunedì 20 marzo,
a Milano,
alla Feltrinelli di Piazza Piemonte,
alle 18 e 30,
con Alessandro Robecchi
parliamo di
Cinque blues per la banda
Monterossi.
Lunedì 20 marzo,
a Milano,
alla Feltrinelli di Piazza Piemonte,
alle 18 e 30,
con Alessandro Robecchi
parliamo di
Cinque blues per la banda
Monterossi.
Siamo fatti della sostanza di cui sono fatti i soldi.
Alessandro Robecchi, Cinque blues per la banda Monterossi, Palermo, Sellerio 2023, p. 15 (oggi, alle 18 e 30, alla Feltrinelli di piazza Piemonte, a Milano)
Lunedì 19 aprile,
sul mio profilo Instagram,
alle 19,
parliamo
con Alessandro Robecchi
del suo ultimo romanzo,
Flora (Sellerio edizioni)
La libertà è prendersi ciò che si vuole, osare, non cedere, non essere come gli altri ti vogliono… amare qualcuno che non ti ama, per esempio, e amarlo così forte, così bene, che il suo amore non è più importante.
[Stasera, 19 aprile, alle 19, sul mio profilo Instagram parlo con Alessandro Robecchi del suo romanzo Flora]
Finalmente compare il direttore delle news, sembra teso, nervoso, ma al tempo stesso affidabile, rassicurante, uno a cui dareste le chiavi di casa prima di partire per le vacanze. E fareste male.
[Alessandro Robecchi, Flora, Palermo, Sellerio 2021, p. 316]
I danni dei film americani sull’immaginario dei delinquenti italiani sono incalcolabili.
[Alessandro Robecchi, I tempi nuovi, Palermo, Sellerio 2019, p. 140]
Ascanio Celestini, Matteo Bordone, Roberto Bui (Wu Ming 1), Maria Antonietta, Lisa Ginzburg, Alessandro Robecchi, Davide Enia, Fulvio Abbate, Daniele Giglioli, Roberto Camurri, Claudio Giunta, Monika Bulaj, Maurizio Bettini, Antonio Manzini, Riccardo Falcinelli, Dario Voltolini, Francesca Genti, Annalena Benini, Massimo Mantellini, Gaia Manzini, Francesca Manfredi, Andrea Mingardi, Martina Testa, Paola Gallo, Giorgio Biferali, Ginevra Lamberti, Marco Franzoso, Roberto Citran, Massimo Recalcati e Daniela Collu nelle biblioteche della provincia di Reggio Emilia dal 6 ottobre al 20 dicembre, a raccontare i libri (o le musiche, o i quadri) della loro vita per la rassegna Il monastero del proprio spirito, organizzata da Arci Reggio Emilia e Regione Emilia Romagna, immagine di Guido Scarabottolo, programma completo qui: clic
Il titolo viene da una cosa che Sergej Dovlatov ha scritto di Iosif Brodskij: «In confronto con Brodskij, – ha scritto Dovlatov – gli altri giovani anticonformisti sembrava che facessero un altro mestiere. Brodskij aveva creato un modello di comportamento inaudito. Non viveva in uno stato proletario, viveva nel monastero del proprio spirito. Non si opponeva al regime. Non lo considerava. E non era nemmeno sicuro della sua esistenza. Non conosceva i membri del Politburo. Quando sulla facciata del suo palazzo avevan montato un ritratto di sei metri di Mžavanadze (segretario del partito comunista georgiano), Brodskij aveva detto: – Chi è? Sembra William Blake».
Lunedì 28 maggio,
a Bologna,
in Salaborsa,
in piazza del Nettuno,
alle 18,
coordino la discussione
del circolo di lettura della Salaborsa
con Alessandro Robecchi
in occasione dell’uscita
di Follia maggiore
(se non ho capito male)