martedì 5 Maggio 2015
Alla scuola media inferiore di letteratura russa ieri sera abbiamo parlato di un libro, Filosofia di un vicolo, di Aleksandr Pjatigorskij, che io ho letto quando studiavo per la tesi, nel 1993, e l’ho letto alla Biblioteca Lenin di Mosca, e dentro il libro c’era una personaggio che studiava alla Biblioteca Lenin di Mosca e andava nella stanza del fumo della biblioteca Lenin di Mosca e guardava in faccia la gente che stava fumando e pensava che, tra quelli, c’erano le menti più brillanti della sua generazione, e io mi ricordo che avevo pensato Anche tra quelli che ci sono adesso, e avevo smesso di leggere ero andato nella stanza del fumo e avevo guardato quelli che c’erano lì con un interesse che non li avevo mai guardati con un interesse del genere. Dopo, un’altra cosa che abbiamo detto, che la biblioteca Lenin di Mosca, aveva un nome altisonante, ma un nome forse ancora più altisonante ce l’ha la biblioteca di Casalecchio di Reno che si chiama Casa delle conoscenze e che l’altisonanza è forse tipica di Casalecchio di Reno dove anche la piscina si chiama piscina Martin Luther King. Ma sei a Casaelcchio di Reno? Ma chiamala piscina Dino Sarti. O no?
martedì 29 Novembre 2011
Per noi, in quegli anni, più della guerra con la Corea, più dell’alleanza con la Cina, più della morte di Stalin, più della bomba all’idrogeno, più della campagna delle terre vergini, più della crisi della Baia dei Porci, più della firma del patto di Varsavia, più del ventesimo congresso del partito, più della guerra di Suez, più del lancio del primo Sputnik, per noi fu più importante il fatto che Andrej Nikolaevič aveva cambiato casa, dice la voce narrante di Filosofia di un vicolo di Aleksandr Pjatigorskij filosofo emerito dell’università di Cambridge amico intimo di Jurij Lotman attore noto al mondo per la sua partecipazione a Caccia alle farfalle di Ioseliani nel ruolo del capo degli arancioni dimostrando l’importanza dei traslochi in un modo così limpido così inoppugnabile che adesso dovrebbe essere evidente anche a voi, che un trasloco è un evento di tale portata che ci si possono scrivere sopra non uno, ma molti romanzi, gli dico alle voci.
[Da Si chiama Francesca, questo romanzo, nuova edizione in uscita in gennaio per Marcos y Marcos, p. 217]
martedì 27 Ottobre 2009
Questa immagine (di Timofej Kostin) è stata fatta per la copertina della traduzione italiana di Filosofia di un vicolo, di Aleksandr Pjatigorskij, un romanzo pubblicato nel 2004 da Pendragon che io in libreria non son mai riuscito a trovarlo. L’ho letto in russo, e mi è piaciuto molto, e m’è tornato in mente spesso, e ho incontrato anche Pjatigosrkij una volta, a Londra, e mi è piaciuto moltissimo, e parlava anche un po’ l’italiano, che aveva imparato studiando a memoria l’Inferno di Dante e i primi capitoli dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni e è morto l’altroieri, a Londra, il 25 ottobre del 2009.