Ci erano quasi rimasti male

martedì 14 Febbraio 2017

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Per esempio, abbiamo un’intervista in cui Totò parla della comicità come di un sale che «frizza sulle piaghe» del pubblico, e dell’attore comico come di un «giudice istruttore» e persino di un carnefice; in un’altra, dice di voler far «patire di piacere» gli spettatori. È come se ci fosse sempre un fondo di inquietudine nella sua comicità, le risate che suscita non sono mai consolatorie. I vari De Feo, Franci, Ramperti che lo avevano visto a teatro, ancora molti anni dopo ricordavano l’impatto della prima volta: dicevano d’esserci quasi rimasti male, perché si aspettavano di ridere e invece si trovavano davanti un’apparizione spettrale.

[Totò, un comico per tutte le stagioni, intervista di Gabriele Gimmelli a Alberto Anile, da doppiozero (clic) l’immagine è di Umberto Onorato]