Raffaello Baldini
E be’, sai, i brutti, anch’io ero poco bello,
però poi con gli anni, che dovrebbe essere peggio, invece,
cambi in meglio, davvero, io mi sono anche innamorato.
E be’, sai, i brutti, anch’io ero poco bello,
però poi con gli anni, che dovrebbe essere peggio, invece,
cambi in meglio, davvero, io mi sono anche innamorato.
Seconda parte (di due) della lettura integrale di Ad nota di Raffaello Baldini e prima parte (di due) della lettura integrale di Intercity di Raffaello Baldini: Clic
Prima parte (di due) della lettura integrale di Ad nota di Raffaello Baldini: Clic
Lunedì 30 novembre,
a Bologna,
alla libreria Modo infoshop,
in via Mascarella 24/b,
alle 19,
lettura di
Ad nota (prima parte di una e mezzo),
di Raffaello Baldini
Quel che sanno i morti, e non dicono niente, sanno tutto,
anche quando sei in casa, da solo, la notte,
porte, finestre chiuse, loro sono lì,
che sei andato a letto, è tardi, hai spento la luce,
sei sveglio, al buio, ti vengono di quei pensieri,
che non si possono dire, loro sono sempre lì, ti leggono dentro,
ma sono buoni, fanno finta di non esserci.
[Raffaello Baldini, Ad nòta, a cura di Giuseppe Bellosi, Cuneo, Sugaman 2012]
E la televisione che andava, film,
canzonette, lavato con Perlana,
telegiornale, Quark, Oggi al Parlamento,
Campionati europei, Uno mattina,
Special Rock, Linea verde, un giorno e una notte,
poi qualcuno ha provato a suonare, niente,
sono venuti i vigili, hanno sfondato la porta, lui
stava lì a guardare, a bocca aperta,
sul sofà, in canottiera, un braccio penzoloni,
e per terra un bicchiere, un fiasco ribaltato,
una macchia nera e un nuvolo di moscerini.
[Raffaello Baldini, TV, in Ad nota, in preparazione per Sugaman]
E be’, sai, i brutti, anch’io ero poco bello,
però poi con gli anni, che dovrebbe essere peggio, invece,
cambi in meglio, davvero, io mi sono anche innamorato.
[Raffaello Baldini, Brutto, in Ad nota, in preparazione per Sugaman]
Come, non si può andare nel Grand Hotel,
io ci vado quando mi pare, verso mezzogiorno,
a prendere un aperitivo, cosa vuol dire?
è anche un bar, ottomila lire, paghi, mangi,
olive, patatine, bevi, vai in giro
col tuo bicchiere, ti siedi, ti alzi,
fumi, gente bella, che manda un profumo,
vai sulla terrazza, un sole,
donne, ombrelloni, costumi, tanti di quei colori,
guardi il mare,
stringi gli occhi, e ti pare d’essere bello anche te.
[Raffaello Badini, Grand Hoteli, in Ad nota, in preparazione per Sugaman]
Ma guarda qui andar via la luce, e adesso?
come si fa? da dove si esce? che io, questo
è un posto che non ci vengo mai, già che ho anche fretta,
e muoversi, andare a casaccio, meglio aspettare,
è che si fa tardi, che ore sono?
e non si vede uno spiraglio, una fessura, niente,
ma venite con una pila, qualcuno, fate luce,
cosa ci vuole? che non ho nemmeno un fiammifero,
poi la vista, da lontano vedo poco, aspetta, gli occhiali,
ecco, sono qui, porca puttana, ma
con gli occhiali è anche più buio.
[Raffaello Baldini, Ad nota, in preparazione]