Appunti africani

martedì 13 Agosto 2013

È il terzo giorno di Senegal e a me, che non ero mai stato in Africa nera, mi han colpito molte cose, principalmente il fatto che molti ragazzi senegalesi, e anche molti senegalesi grandi, portano delle magliette delle squadre di calcio. Mi ha talmente colpito, questa cosa, che primo giorno, dopo un po’, mi son messo a segnarmi che magliette erano e mi sono segnato: Barcellona, Chelsea, Real Madrid, Chelsea, Milan, Real Madrid, Juventus, Barcellona, Real Madrid, Napoli, Barcellona, Barcellona, Arsenal, Chelsea, Barcellona, Milan, Senegal (c’era scritto), Milan, Juventus, Milan, Barcellona, Barcellona, Milan, Barcellona, Barcellona.
Il secondo giorno, invece, le magliette che mi sono segnato son state: Barcellona, Milan, Juventus, Inter, Barcellona, Barcellona, Barcellona, Barcellona, Inghilterra, Milan, Real Madrid, Olanda, Milan, Barcellona, Chelsea, Real Madrid. Barcellona. Costa d’Avorio (c’era scritto). Paris St. Germain. Inter. Barcellona. Barcellona, Barcellona, Barcellona, Barcellona, Milan, Chelsea. Milan. Milan, Barcellona, Barcellona, Brasile. Barcellona, Milan, Milan, Barcellona, Chelsea, Liverpool, Barcellona, Barcellona, Inghilterra, Milan, Milan, Barcellona, Milan, Senegal, Milan, Milan, Milan, Brasile, Barcellona, Cameroun (la maglia con disegnato il leone).
Il terzo giorno mi sono stancato ho smesso di segnarmele.
Dopo, non c’entra niente, ma mi han detto che oggi, su Fahrenheit, a Radio tre, e per tutta la settimana, immagino, vanno le registrazioni della rassegna Gli inabbracciabili, che c’è stata a Torino al circolo dei lettori qualche mese fa (sulla letteratura russa dell’ottocento: Puškin, Gogol’, Tolstoj, Dostoevskij e Čechov).