Ancora

martedì 21 Luglio 2020

Oggi, dopo 42 anni, comincio a rileggere il primo romanzo russo che ho letto, Delitto e castigo. E mi torna in mente la prima reazione che ho avuto quando ho capito di cosa parlava Dostoevskij in quel romanzo, quando Raskol’nikov, il protagonista, si chiede «Ma io, sono come un insetto o sono come Napoleone?».
E quella domanda, io, quindicenne, me la sono rivolta anch’io: «Ma io» mi son chiesto «sono come un insetto o sono come Napoleone?».
E ho avuto la sensazione che quella cosa che avevo in mano, quel libro pubblicato 112 anni prima a tremila chilometri di distanza, mi avesse aperto una ferita che non avrebbe smesso tanto presto di sanguinare. Avevo ragione. Sanguina ancora.