Anche di gabinetti

sabato 28 Maggio 2011

Čechov si è occupato anche di gabinetti. «Come è noto» dice «la maggioranza dei russi tiene in assoluto disprezzo questo tipo di comodità. Nei villaggi non ci sono affatto gabinetti; nei monasteri, alle fiere, nelle locande e in ogni tipo di industria sono semplicemente schifosi». In Siberia il gabinetto si riduceva a un robusto bastone: per difendersi dai lupi.
Nel corso di un viaggio Čechov dormiva, in mancanza di meglio, in un vagone ferroviario di seconda classe abbandonato su un binario morto. «Durante la notte» scrive «sono sceso dal vagone per un bisognino e fuori era un’autentica meraviglia… La luna, la steppa sconfinata con i tumuli e il deserto; un silenzio di tomba, i vagoni e le rotaie che spiccavano nitidi nella penombra; il mondo sembrava morto.»

[Aldo Buzzi, Čechov a Sondrio, cit,. pp. 95-96]