Alle otto

sabato 26 Marzo 2011

Alle otto ho incontrato Thomas davanti all’ufficio postale di Ohlsdorf. Mi ha mostrato un libro che aveva appena ricevuto per posta, dal titolo Qualcuno che scrive. Thomas mi ha fatto notare con orgoglio la seconda pagina in cui, sotto a una citazione di Goethe, ce n’era una sua: «Non sono uno scrittore, ma qualcuno che scrive (Thomas Bernhard)».
L’etichetta di “scrittore” lo ha sempre infastidito. “Autore” lo trovava già più accettabile. Prima di avere sul passaporto la dicitura “agricoltore”, gli avevo consigliato da definirsi “lavoratore a cottimo”. Ne avrebbe diritto, visto che il suo è un lavoro a cottimo.

[Karl Ignaz Hennetmair, Un anno con Thomas Bernhard, cit., p. 157]