A Palermo
Son un po’ ancora nel mezzo di un trasloco, fino alla notte prima di partire per Palermo avevo tutti i libri nei cartoni, e a Palermo dovevo fare un dibattito nel quale pensavo mi servissero due libri, e la notte, tra l’un e le due e mezza di notte, ho aperto tipo trenta cartoni, e i due libri non li ho trovati, poi la mattina, tra le sei e le sette di mattina, ne ho aperti altri venti, e ho trovato i due libri. Dopo sono andato a Palermo ho fatto il dibattito e alla fine mi sono accorto che da quei due libri non avevo letto niente. Allora quando Piergiorgio Di Cara ha chiesto se qualcuno aveva qualcosa da aggiungere io ho raccontato del fatto che ho traslocato, e che avevo tutti i libri dentro i cartoni, e che la notte e il mattino prima di partire avevo aperto cinquanta cartoni di libri per trovare i due che credevo mi sarebbero serviti a Palermo, e che poi invece non mi erano serviti ma chiedevo il permesso di leggere un pezzetto almeno da uno di questi libri perché se fossi tornato a casa così mi sarei sentito un coglione.