1948

domenica 10 Febbraio 2013

Ventitre anni, carina, innamorata, | ma i suoi non volevano, suo padre delle scenate, | per settimane, mesi, una guerra, lei | sempre più innamorata, e l’altra sera | è andata a letto presto, si è chiusa in camera, | e la mattina non s’è svegliata più. | Che uccidersi non va bene, non si può, però | ‘sta bambina, adesso, come farà il Signore | a mandarla all’inferno?

[Raffaello Baldini, La nàiva, Furistìr, Ciacri, Torino, Einaudi 2000, p. 252]