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giovedì 13 Aprile 2017

1. Il titolo

Negli anni venti del novecento, un critico russo che faceva parte di quel gruppo di critici che eran stati chiamati, per offenderli, formalisti, e che avevano assunto questo nome e avevan finito per chiamarsi loro stessi formalisti e che in Italia, dal momento che erano russi, eran stati chiamati, da allora, formalisti russi, questo critico russo che si chiamava Jurij Tynjanov ha scritto, negli anni venti del novecento: «La prosa russa attraversa un periodo di crisi. (D’altra parte, anche la poesia attraversa un periodo di crisi. In generale, è difficile ricordarsi di un periodo in cui non attraversavano un periodo di crisi)».

2. Chi sono io

Adesso, dire chi sono io è difficile, si rischia di dire chi mi credo di essere, però qualcuno devo pur essere, allora diciamo che, un’identità vale l’altra, diciamo che mi chiamo Barigazzi, Bernardo Barigazzi, che ho un diploma da ragioniere, una laurea in lingua e letteratura russa, che sono nato a Parma, nel 1963, che c’è una bambina che ha dodici anni e ha l’avventura di esser mia figlia e che io, quando scrivo di lei, la chiamo la Battaglia, e che c’è sua mamma che ci siamo conosciuti perché ha studiato russo anche lei, anche se lei, a dir la verità, ha studiato storia dell’Unione Sovietica insomma c’è questa ragazza che io, quando scrivo di lei, la chiamo Togliatti, per la passione che aveva lei per Togliatti, il migliore. Ecco. Secondo me può bastare. Abito a Casalecchio di Reno, anche, attaccato a Bologna. E sono il groupie italiano di Fredrik Sjöberg, se può servire. Altrimenti è lo stesso.

3. Uno più uno due

Allora io, che sono nato nel 1963 a Parma, vale a dire in Italia, ho l’impressione che, da quando mi ricordo io, la poesia italiana, la prosa italiana, l’economia italiana, la giustizia italiana, la pubblica istruzione, italiana, la sanità, italiana, la politica, italiana, lo sport, italiano, attraversino, da allora, un periodo di crisi; a me sembra di esser sempre vissuto in un periodo di crisi e delle volte mi chiedo cosa succederebbe se passasse, la crisi, e ho come l’impressione che ne sentirei la mancanza.

[Primi tre capitoli di Strategia della crisi, che esce oggi]