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martedì 11 Aprile 2017

Ho finito di leggere Guerra e pace e mi sono accorto che, in Guerra e pace, le cose che mi dispiacciono, come la morte di Petja, o di Platon Karataev, son le cose che mi piacciono, mi vien da dire, e le cose che mi piacciono, come il matrimonio di Pierre, che Pierre è così simpatico, quando gli va male, uno glielo augura, che gli vada bene, solo che, quando poi gli va bene, che succede una cosa che mi piace, ecco lui, che era così simpatico, non è più così simpatico e un po’ mi dispiace, non so se si capisce, e allora voglio che gli vada bene senza che gli vada bene, chiedo un po’ troppo, forse.