Così tanto
E ho urlato così tanto, così tanto, ma così tanto, che mi ha sentito anche quello che era seduto vicino a me che era già a Vicofertile, secondo me. Il resto è qui: clic
E ho urlato così tanto, così tanto, ma così tanto, che mi ha sentito anche quello che era seduto vicino a me che era già a Vicofertile, secondo me. Il resto è qui: clic
Per qualche anno ho organizzato, e spero di riprendere presto, dei viaggi a Pietroburgo e a Mosca nei posti dove è nata la letteratura russa. Questi viaggi si chiamano Gogol’ Maps. E Francesca Milano è venuta in uno di questi viaggi a Pietroburgo e ci siamo conosciuti e lei mi ha detto Ma apri un profilo Instagram che io non l’avevo e mi ha convinto e l’ho aperto. E adesso posto delle cose tutti i giorni e mi piace. Allora lei lavorava al Sole 24 ore e poi, quando ha aperto Chora media lei è passata a Chora media e mi ha detto Ma perché non fai un podcast? E io l’ ho fatto, e adesso ne faccio un altro e speriamo che non mi dica altre cose, perché qualsiasi cosa mi dica Francesca si vede la faccio.
[Sabato 17 febbraio, al Festival di Chora media, a Milano, Due volte che sono morto dal vivo]
Questo signore si chiama Boris Pasternàk, ha una faccia che una poetessa russa, Marina Cvetaeva, diceva che era la faccia di un arabo e del suo cavallo.
[Domani, a Marzabotto, A cosa servono i russi]
Svegliarmi mi sono svegliato, correre ho corso, lavarmi mi sono lavato, vestirmi mi sono vestito, scrivere adesso scrivo poi vado a Faenza dove, presentare, presenteremo. L’immagine è il gatto della Battaglia.
Interrogare quello che sembra talmente evidente che ne abbiamo dimenticato l’origine. Ritrovare qualcosa dello stupore che potevano provare Jules Verne o i suoi lettori davanti a un apparecchio capace di riprodurre e trasportare i suoni. Perché è esistito, quello stupore, con migliaia di altri, e sono loro che ci hanno plasmato.
[Stasera alla scuola Karenin parliamo di Perec]
Non avevo mai sentito la parola radiogenico, l’ho sentita ieri, mi è piaciuta.
È il secondo giorno che entro nella doccia con gli occhiali. In formissima.
Non è colpa dello specchio, signori, se le vostre facce sono storte.
Nikolaj Gogol’
Epigrafe del prossimo libro che pubblico, che si chiama Una notte al museo russo e esce all’inizio di marzo (Laterza)