Una controreplica

venerdì 11 Febbraio 2011

Benissimo Fabio, è on line qui.
I tuoi ragionamenti, però, Fabio, mi sembrano tutti sballati.
Prima di tutto, il fatto che io scriva molto, e che da questo si deduca che ho bisogno di soldi, allora Camilleri ha bisogno di soldi? Simenon aveva bisogno di soldi?
Ti sembra una categoria critica interessante, il bisogno di soldi?
Davvero?
Guarda che io ti ho risposto, pubblicamente, non perché credo
che tu mi odi, non c’è nessun riferimento all’odio, nella mia lettera, ma perché ti stimo. Ho risposto, pubblicamente, a tre persone, tra quelli che pubblicamente avevano criticato la mia collaborazione con Libero: Cortellessa, Caliceti e te, cioè a tre persone, tra le tante che su questo hanno scritto, con le quali pensavo si potesse ragionare: con Cortellessa è stato così, non è stato così con Caliceti, che ho invitato a un dibattito pubblico e che ha avuto paura, e adesso lo stimo un po’ meno. Sul fatto di Libero, sono pronto, quando vuoi, come vuoi, anche tra di noi, ma anche pubblicamente, a parlarne.
La tua, però, mi sembra una reazione di parte; mi sembra che sei colpito anche tu, e in un certo senso ti capisco, lo sono anch’io, certe volte, dalla peste di cui parla Simone Weil quando dice che la pratica del prendere partito ha sostituito la pratica del pensare.
Mi viene da chiederti: hai letto qualcuno dei miei pezzi su Libero? Me ne dici uno dove c’è un tono diverso rispetto a quelli che pubblicavo sul manifesto o a quelli che pubblico su Gli altri?
Se ti vengo dietro nel tuo ragionamento mi viene da chiedermi come mai credi che uno che scrive su Libero lo fa perché ha bisogno di soldi e uno che scrive su Repubblica o sul Corriere invece no. Saviano ha bisogno di soldi? Baricco ha bisogno di Soldi? Sai quanti altri, che non si riconoscono con la linea politica di Libero, hanno scritto e scrivono su Libero? Conosci sicuramente Vitaliano Trevisan e Tiziano Scarpa, e Paolo Colagrande lo conosci? E Chiara Valerio? Hanno bisogno di soldi? Ti sembra il modo di ragionare?
Sai cosa dovrei dirti, se ti venissi dietro fino in fondo per la strada per la quale ti sei messo? Dovrei dirti quanto incide la mia collaborazione con Libero sul complesso dei miei redditi, e dovrei parlarti dei miei guadagni. Avrebbe senso? Di questo vogliamo parlare? A questo siamo ridotti? Vuoi che chieda al mio commercialista di inoltrarti il mio 740? Davvero? Dovrebbe interessarti, con questo cominci il tuo pezzo sull’indice. E, infine, davvero tu pensi che chi dice io nei miei libri sia, in tutto e per tutto, io?
Faccio fatica a crederci.
Stai bene
Paolo

[Mi dicono poi che il 740 son 10 anni che non si fa più. Si fa il modello unico (grazie a Mariangela]