Un ritratto

venerdì 27 Settembre 2019

Di fronte a me c’era un uomo basso, magro, vestito senza cura. Non l’avrei detto vecchio; non si notavano né calvizie né canizie, segni abituali della vecchiaia: sarebbe stato perfino difficile dire quanti anni aveva effettivamente; però, guardando il suo volto sofferente, i suoi bassi, piccoli occhi infossati, le sue rughe profonde, ciascuna delle quali sembrava avesse una sua biografia, si poteva dire con sicurezza che era una persona che aveva molto pensato, molto sofferto, molto sopportato.

[Christina Danilovna Alčevskaja, in Dostoevskij bez gljanca (Dostoevskij senza orpelli), Moskva, Pal’mira 2018, p. 23]