Un pezzo di un libro che sta per uscire

martedì 6 Ottobre 2015

Era un periodo, quel periodo lì, che dovevo scrivere quel romanzo che era proprio un pensiero che non mi abbandonava mai, una specie di senso di colpa rettilineo e uniforme, una cosa da manuale di fisica, che aveva come conseguenza il fatto che, ogni tanto, quando andavo a dormire, mi immaginavo che avrei scritto un libro come Essais di Montaigne, dove avrei messo a nudo la mia anima solo che c’era un problema, che la mia anima, nuda, non lo sapevo se era tanto bella; per esempio: le belle giornate.
Una cosa che trasformava una giornata normale in una bella giornata, per me, la maggior parte delle volte, non era un evento atmosferico o sentimentale, o un progresso nella politica internazionale, o un’opera d’arte, no, era un bonifico.
Era la scritta: «Bonifico a vostro favore», e questa cosa scriverla in un libro come Essais di Montaigne non lo so se sarebbe stato un bel libro, mi veniva il dubbio di no.