Delle cose

martedì 23 Settembre 2014

Stamattina ero in banca, mi serviva un libretto degli assegni, era un sacco che non andavo in banca, son belle le banche, e le bancarie molto interessanti, con quei tailleur, lì, di lanina, e delle scarpe che ci si potrebbe scriver sui dei saggi, a saperne di scarpe, sulle scarpe delle bancarie, insomma ero lì in banca e aspettavo, su quei divani arancioni, ho una banca arancione, ho avuto anche un’università, arancione, e intanto leggevo un libro e mi è venuto da pensare che se c’è un Robin Hood è moderno. Che è un finale così insignificante, per questo pezzetto , che va benissimo, mi sembra, come finale. E c’era un’aria così strana, oggi, in giro, che mi sembra che oggi sia il giorno adatto per cominciare a scrivere un romanzo, forse, che potrebbe chiamarsi Le brutte figure in Dostoevskij che però non lo so scrivo io, lo scrive un altro che si chiama Bagaglio. E così, però, adesso dopo, devo rimettere qui quel finale lì che se c’è un Robin Hood è moderno perché altrimenti non era più il finale.