Stasera

giovedì 14 Febbraio 2019

Bere vodka schietta, magari a collo, in questo non c’è niente tranne languore di spirito e fretta. Mischiare la vodka con l’eau de cologne, ecco in questo c’è un certa dose di capriccio, ma non c’è nessun patos. E invece nel bere un bicchiere di Balsamo di Caanan, in questo c’è sia del capriccio che un’idea che del pathos e per di più c’è anche un’allusione metafisica.
Qual è l’ingrediente del «Balsamo di Caanan» che apprezziamo più di tutti? Be’, naturalmente il denaturato. Anche se il denaturato, essendo solo oggetto d’ispirazione, il denaturato di per se stesso di ispirazione è assolutamente privo. Che cosa, dunque, apprezziamo più di ogni altra cosa, nel denaturato? Ma certamente, la nuda sensazione gustativa. E ancora di più il miasma che emana. Per attenuare questo miasma serve almeno un pizzico di profumo. Per questo motivo, nel denaturato si versa – nella proporzione di 1:2:1 – della birra vellutata, meglio se Ostankino, o Senator, e della vernice per mobili depurata.

[Stasera, all’Atelier sì, Mosca–Petuški]