Russia istruzioni per l’uso 2018 (San Pietroburgo 16-22 luglio)

mercoledì 31 Gennaio 2018

A San Pietroburgo, questa volta,
dal 16 al 22 Luglio 2018
facciamo queste cose:
16 LUGLIO – LUNEDÌ MILANO/SAN PIETROBURGO
Partenza da Milano Malpensa con volo diretto Aeroflot-Rossya Airlines
MXP/LED SU 6674 13.00/17.00
Trasferimento in bus privato con guida locale in città e sistemazione all’hotel Arbat Nord (cat. 3*)
Artilleriyskaya ul., 4 Tel. +7 8122008913 www.arbatnord.ru/en/main
All’arrivo a San Pietroburgo, dopo esserci sistemati in albergo e dopo avere cenato facciamo un giro nella piazza del Senato, sotto il cavaliere di Bronzo, dove, nel dicembre del 1825, c’è stata la prima rivoluzione russa, la rivoluzione dei decabristi, alla quale sembra avrebbe dovuto partecipare anche Puškin, e, sotto il monumento che poi da Puškin ha preso il nome, proviamo a raccontare perché la letteratura russa è così popolare in Russia (molto più di quanto in Italia sia popolare la letteratura italiana).

17 LUGLIO – MARTEDÌ SAN PIETROBURGO
Giornata di visite a piedi e/o con mezzi pubblici
Prima colazione in hotel.
Pranzo e cena liberi.
Il palazzo dal quale prende il nome la piazza del palazzo, dove andiamo al mattino, è il palazzo d’inverno, quello che è stato preso nell’ottobre del 1917 e che adesso è diventato un museo, forse il museo più famoso di San Pietroburgo, l’Ermitaž, dove c’è l’arte occidentale, che ricorda un po’ il Louvre, e dove potrete andare nel giorno libero ma dove noi non vi portiamo perché noi, dopo esser stati alla casa museo di Puškin, che è il posto dove Puškin è morto, il 29 gennaio del 1837, a 36 anni (come Chlebnikov, Esenin e Majakovskij) e dopo aver mangiato alla Brodjačaja sobaka (Il cane randagio) il cabaret dove si trovavano i futuristi russi, vi portiamo, al pomeriggio, al museo Russo, dove c’è l’arte russa, dalle icone alle avanguardie, e che è un museo che non ricorda niente perché c’è solo a San Pietroburgo, un museo così. Alla sera, dopo cena, per chi vuole, facciamo una passeggiata fino al monumento di Anna Achmatova, rivolto verso la prigione delle Croci, dall’altra parte del fiume, davanti alla quale lei faceva la fila per andare a trovare suo figlio, e dove, nella seconda metà degli anni trenta, le è successo quel che racconta in Requiem «Allora una donna che stava dietro di me, con delle labbra blu, e che, naturalmente, non aveva mai sentito il mio nome, si è riscossa dal torpore che ci avvolgeva tutti e mi ha chiesto in un orecchio (lì sussurravano tutti): “Ma lei questo lo può descrivere?”. E io ho detto “Posso”. Allora una cosa che mi è sembrata un sorriso è scivolata lungo quello che una volta doveva esser stato il suo viso”».
Ingressi prenotati: Casa – Museo Puškin (museo letterario), Russkij Muzej
18 LUGLIO – MERCOLEDÌ SAN PIETROBURGO
Prima colazione in hotel.
Pranzo e cena liberi.
Giornata di visite a piedi e/o con mezzi pubblici
Partiamo dalla casa di Anna Achmatova, sulla Fontanka, che è uno dei canali di San Pietroburgo, il più grande dei «venticinque tortuosi canali grandi e piccoli che la compongono. È come se la città, rispecchiata ogni minuto secondo da migliaia di metri quadrati di amalgama di argento liquido, fosse costantemente filmata dal suo fiume» (Iosif Brodskij, traduzione di Gilberto Forti). La casa dove ha abitato l’Achmatova adesso è un museo, ma all’epoca era una kommunal’ka, un appartamento dove a ogni famiglia veniva assegnata una stanza e la cucina e il bagno erano in comune (anche l’appartamento dove è morto Puškin, in epoca sovietica era diventato una kommunal’ka, e quando ne hanno fatto un museo lo scrittore, famosissimo, all’epoca, Michail Zoščenko, si era lamentato del fatto che quelli che ci abitavano non erano molto contenti, di cambiare casa per fare un museo a Puškin). Poi andiamo. Poi pranziamo, poi andiamo alla casa museo Dostoevskij, che è l’ultimo degli undici appartamenti dove ha vissuto Dostoevskij con la famiglia; è un museo piccolo, molto russo, ancora un po’ sovietico, in senso buono. Infine andiamo a visitare il cimitero Tichvinskoe, che è il cimitero dove Dostoevskij è sepolto, e sarà l’occasione di vedere un cimitero russo che i cimiteri, in Russia, sono dei posti completamente diversi dai cimiteri in Italia, e la gente si comporta in modo completamente diverso da come si comporta la gente in Italia, nei cimiteri.
Alla sera, con chi vuole, facciamo un giro in battello per San Pietroburgo, sotto i ponti, un battello dove ci siamo solo noi e che ci fa vedere la città «costantemente filmata dal fiume», come dice Brodksij.
Ingressi prenotati: Casa – Museo Achmatova, Casa – Museo Dostoevskij, Cimitero Tichvinskoe (Lavra A. Nevski),
Giro in battello sui canali della Neva (durata 1,45 h)
19 LUGLIO – GIOVEDÌ SAN PIETROBURGO
Prima colazione in hotel.
Pranzo e cena liberi.
Giornata di visite a piedi e/o con mezzi pubblici
Andiamo a vedere la stazione Finlandia, e vediamo il treno con il quale Lenin è arrivato, nel ’17, dalla Finlandia, e il monumento a Lenin davanti alla stazione Finlandia che Brodskij in un suo celebre saggio paragona al monumento di Pietro il grande. Poi andiamo nella piazza Pionerskaja, dove il 22 dicembre del 1849, Dostoevskij doveva essere giustiziato per aver letto, ad alta voce, a dei suoi conoscenti, la lettera di Belinskij a Gogol’, e lì leggiamo la lettera di Belinskij a Gogol’ (non tutta, che è lunga). Dopo pranzo andiamo alla casa di Charms (non c’è un museo), e raccontiamo la storia di Charms che è uno degli scrittori russi più conosciuti anche se in vita gli hanno pubblicato solo racconti per bambini (e lui i bambini non li sopportava) e nessuna delle sue opere per adulti che l’avrebbero reso celebre (come quella che si intitola Vecchie che si ribaltano e che fa così: «Vecchie che si ribaltano. Una vecchia, per la troppa curiosità, s’è ribaltata dalla finestra, è caduta e s’è sfracellata. Dalla finestra s’è sporta un’altra vecchia, e ha cominciato a guardare in giù quella che si era sfracellata ma, per la troppa curiosità, s’è ribaltata anche lei dalla finestra, è caduta e s’è sfracellata. Poi dalla finestra s’è ribaltata una terza vecchia, poi una quarta, poi una quinta. Quando s’è ribaltata la sesta vecchia mi sono stancato di guardarle, sono andato al mercato Mal’cevskij, dove, dicevano, a un vecchio cieco avevano regalato uno scialle fatto a mano». Mettiamo un fiore davanti alla casa di Charms, poi, dopo pranzo, andiamo alla casa museo di Sergej Dovlatov, che, nei suoi taccuini, ha scritto di Charms: Charms diceva: “Il mio telefono è facilissimo: 32-08. Molto semplice, da ricordare. Trentadue denti e otto dita”». Poi facciamo un giro nella piazza del fieno, che era il posto più malfamato della più malfamata città russa, San Pietroburgo. Alla sera, con chi vuole, facciamo un giro a vedere una cosa abbastanza russa, un museo che esiste in rete e che, se uno ci va, scopre che invece non esiste, è la casa museo di Brodskij, che dovrebbe essere e non è (per lo meno l’anno scorso non c’era) nell’appartamento al quale lui ha dedicato il saggio Una stanza e mezzo, scritto in America, dove c’è scritto: «Tuttavia, poiché il nostro palazzo si trovava all’incrocio con il leggendario Liteinij Prospekt, il nostro indirizzo postale era: Liteinij prospekt # 24, Apt. 28. Così erano indirizzate le lettere che ci arrivavano, così scrivevo io sulle buste indirizzate ai miei genitori. Ne parlo qui non perché abbia qualche importanza particolare, ma perché la mia penna, presumibilmente, non scriverà mai più questo indirizzo».
Ingressi prenotati: Stazione di Finlandia
20 LUGLIO – VENERDÌ SAN PIETROBURGO
Prima colazione in hotel.
Pranzo e cena liberi.
Giornata di visite a piedi e/o con mezzi pubblici
Andiamo al museo dell’assedio, che racconta i 900 giorni in cui Leningrado è stata assediata dai nazisti, e ha passato inverni in cui «ci si riscaldava con tutto; bruciai scaffali, il telaio d’una scultura e libri, senza numero e senza misura. Borìs Ejchenbaum si procurò una stufa da trincea, sedeva davanti ad essa, rivedeva le riviste; vi strappava le cose più importanti, il resto lo bruciava. Non poteva bruciare i libri senza averli letti. Io bruciavo tutto. Se avessi avuto mani e piedi di legno avrei bruciato anche loro in quell’anno» (Viktor Šklovskij, la traduzione è di Sergio Leone). Poi andiamo a visitare la Moskovskija ploščad’, che è un posto dove viene declinata in modo sovietico l’idea di Brodskij che «una persona che sia vissuta abbastanza a lungo in questa città è portata ad associare la virtù con la proporzione». Dopo andiamo alla biblioteca Saltykov-Ščedrin, che è la biblioteca di San Pietroburgo dove sono passati e hanno studiato tutti gli scrittori pietroburghesi dell’otto e del novecento (e non solo gli scrittori: c’è, o per lo meno c’era quando ci studiavo io, una sala dedicata a Lenin, con una statua di Lenin, perché era la sala dove andava a studiare Lenin). Poi andiamo all’Aleksandrinskij teatr, in ulica Rossi (c’è della gente che pensa che sia la strada più bella del mondo) che è il teatro dove, il 19 aprile del 1836, c’è stata la prima dell’Ispettore generale, commedia in 5 atti di Nikolaj Vasil’evič Gogol’: a questa prima sembra abbia assistito anche l’imperatore Nicola primo, che, all’uscita, sembra abbia detto: «L’autore le ha cantate a tutti e più di tutti a me». In seguito alle polemiche succedute a questa prima, Gogol’ ha riscritto il testo con una spiegazione finale e con una nuova epigrafe che diceva «Non è colpa dello specchio, signori, se le vostre facce sono storte». Sempre all’Aleksandrinskij, il 17 ottobre del 1896, c’è stata la prima, disastrosa, del Gabbiano di Čechov. La sera, se non siamo stanchi, andiamo a vedere la cattedrale Smol’nyj costruita alla fine del settecento su progetto dell’architetto italiano Bartolomeo Rastrelli. Dicono che l’architetto italiano Giacomo Quarenghi, autore, agli inizi dell’800, del palazzo palladiano del vicino istituto Smol’nyj, ogni volta che passava davanti alla cattedrale di Rastrelli si togliesse il cappello e dicesse: «Questa è una chiesa».
Ingressi previsti: Museo dell’Assedio, Teatro Aleksandriskij
21 LUGLIO – SABATO SAN PIETROBURGO
Prima colazione in hotel
Pranzo e cena liberi
Giornata a disposizione per visite e approfondimenti individuali a piedi e/o con mezzi pubblici
Giorno libero, si fa quel che si vuole.
22 LUGLIO – DOMENICA SAN PIETROBURGO/MILANO
Prima colazione in hotel
Trasferimento in aeroporto con bus privato e guida locale
Partenza per Milano Malpensa con volo diretto Aeroflot-Rossya Airlines
LED/MXP SU 6673 09.45/12.10
Si torna in Italia.
Le quote di partecipazione
(per persona in camera doppia da Milano)

Minimo 15 partecipanti € 1430
Minimo 20 partecipanti € 1330
Minimo 25 partecipanti € 1260
Tasse aeroportuali* € 115*
Supplemento camera singola € 225
Spese rilascio visto € 100
Polizza annullamento viaggio(obbligatoria) € 50
*soggette a riconferma con l’emissione dei biglietti
I servizi compresi
Il trasporto aereo con voli di linea in classe economy, le tasse aeroportuali in vigore al 1° febbraio 2018, i trasferimenti da/per l’aeroporto di Mosca in pullman privato con assistenza di guida in italiano, la sistemazione in albergo in camera doppia, trattamento di prima colazione, 1 cena in albergo, le visite citate dal programma con guida locale parlante italiano a disposizione (09.00/19.00), gli ingressi indicati, l’uso degli auricolari per 6 giorni, l’assistenza culturale di Paolo Nori in partenza da Milano, la polizza Allianz Global Assistance (assistenza medica e bagaglio in corso di viaggio), materiale di documentazione disponibile.
Non sono compresi
10 pasti liberi, gli extra personali in genere, le bevande ai pasti, eventuali permessi per l’uso di macchine fotografiche e videocamere, le mance per il personale locale (circa € 25-30 a persona).
Tassa di registrazione del visto di € 5 da saldare in loco.
Validità
Le quotazioni sono valide per il numero minimo di partecipanti indicato
Applicate le tariffe aeree e tasse aeroportuali in vigore al 1° febbraio 2018: possibili adeguamenti per effetto del rialzo del prezzo del carburante e/o della tasse aeroportuali.
I prezzi dei servizi a terra sono stabiliti in euro (€)
Documenti necessari
Passaporto valido per almeno 6 mesi dal rientro del viaggio
All’iscrizione è richiesta la fotocopia del passaporto (pagina con dati anagrafici e scadenza)
Per l’ottenimento del visto sarà necessaria la seguente documentazione entro il 15 giugno (documentazione incompleta o consegnata oltre i termini determina l’applicazione di sovrattasse per la procedura d’urgenza così come i passaporti non italiani): il passaporto, modulo compilato e 2 fotografie (vedi specifica di seguito)
Avvertenze
L’ordine cronologico delle visite potrà essere modificato se le circostanze lo rendessero necessario, pur
mantenendo inalterati i contenuti del programma. Paolo Nori si riserva inoltre la possibilità di apportare piccole
modifiche al programma, qualora lo ritenesse opportuno.
Iscrizioni
Le adesioni al viaggio andranno comunicate telefonicamente e riconfermate via mail
all’agenzia adenium di Milano, organizzatrice del viaggio:
adenium – soluzioni di viaggio Largo Richini, 2 20122 Milano (Italia) Tel. 0258312888
Mail: info@adeniumtravel.it – Sito web: www.adeniumtravel.it
All’atto dell’iscrizione è richiesto il versamento contestuale di € 350 a persona a mezzo bonifico
bancario agli estremi di seguito indicati ed il saldo entro il 15 giugno p.v.:
UBI BANCA- Filiale di Milano Spartaco
IBAN IT 09 I 03111 01611 000 000 010526
Beneficiario: CLEOME srl
Causale: San Pietroburgo con Paolo Nori 16 lug 2018
Come previsto dall’ Art. 7 del contratto di Viaggio, l’organizzatore in accordo con l’Associazione Italia Russia di
Milano ha facoltà di procedere all’annullamento del viaggio qualora non venga raggiunto il numero minimo di partecipanti paganti sopraindicato dandone comunicazione agli iscritti almeno 20 giorni prima della partenza. In
tale caso l’organizzatore provvederà a rimborsare l’acconto versato dagli iscritti.
Rinunce
In caso di rinuncia al viaggio, saranno applicate le seguenti penalità:
10% della quota di partecipazione sino a 46 giorni prima della partenza
30% della quota di partecipazione da 45 a 31 giorni prima della partenza
50% della quota di partecipazione da 30 a 15 giorni prima della partenza
75% della quota di partecipazione da 14 a 7 giorni prima della partenza
100% della quota di partecipazione dopo tale termine.
Per informazioni Associazione Italia Russia Via Cadore 16 Milano
Tel. 02 8056122 info@associazioneitaliarussia.it www.associazioneitaliarussia.it
Organizzazione tecnica: adenium di cleome srl- licenza nr. 203551/07 del 8/11/2007
Polizza RC nr. 100070723 Unipol Spa
Milano, febbraio 2018
Le fotografie per il visto devono:
• Essere a colori e recenti (massimo 6 mesi)
• Larghezza 3,5 c m, altezza 4,5 cm
• Inquadrare in primo piano viso e parte superiore delle spalle. Il volto occupa circa il 70-80% della foto
• Essere a fuoco e nitide, di alta qualità, senza macchie di inchiostro, pieghe, graffi, ecc.
• Mostrare il colorito naturale della persona
• Avere un livello ottimale di luminosità e contrasto
• Essere stampate su carta fotografica di qualità e ad alta risoluzione
• Le foto scattate con macchina digitale devono essere di alta qualità e a colori ed essere
stampate su carta fotografica di qualità
• Avere una colorazione neutra
• Riprendere il soggetto con gli occhi aperti, chiaramente visibili e non coperti dai capelli
• Riprendere il soggetto frontalmente, non di lato (stile ritratto), né inclinato, mostrando
chiaramente entrambi i lati del viso
• Essere su sfondo chiaro e a tinta unita, essere riprese con luce uniforme e senza ombre, né riflessi né effetto occhi rossi
• Essere allegate ai moduli elettronici di richiesta del visto, in formato JPG. La dimensione del file non deve essere superiore a 40 Kb, la dimensione dell’immagine deve essere 240х320 pixel, la risoluzione 300 dpi
• Essere di tipo standard per documenti senza bordi seghettati o ovali
Se il soggetto indossa occhiali:
• La fotografia deve mostrarne chiaramente gli occhi. Non devono essere presenti riflessi sulle lenti né indossate lenti scure. Se possibile evitare montature pesanti. Assicurarsi che la montatura non copra alcuna parte degli occhi.
Copricapi:
• I copricapi non sono consentiti, fatta eccezione per ragioni di natura religiosa.
• Il volto delle donne che indossano il velo (hijab) deve essere completamente scoperto, fronte e mento compresi.
Espressione del viso
La fotografia deve:
• Mostrare unicamente il soggetto e non riportare altri oggetti o persone.
• Ritrarre il soggetto con lo sguardo diretto verso l’obiettivo, con un’espressione naturale, bocca chiusa