Quel bagaglio lì

lunedì 5 Agosto 2013

Allora, alla fine, un’altra cosa che hanno in comune Carlo e Leo, oltre al fatto di essere in qualche modo di Parma, e di fare un mestiere in qualche modo simile di raccontare delle storie, c’è il fatto che recentemente hanno avuto delle figlie, delle bambine, due bambine colombiane adottate Leo, due gemelle bianche e nere Carlo. Quattro bambine, in tutto. Quattro, tutte e quattro femmine, che è una cosa che, statisticamente, non è molto probabile, e se ci aggiungiamo che anch’io ho una figlia, femmina anch’io, sono cinque, tutte femmine, che sembrerebbe ancora più strano se non fosse che uno che ha una figlia femmina, cioè io, prima di avere una figlia femmina, se pensavo di avere un figlio, pensavo di avere un figlio, maschio, poi è nata una bambina, e dopo un anno sono stato a casa di una mia amica che aveva appena avuto un bambino, e il suo bambino a un certo momento si è fatto la cacca addosso, e quella mia amica l’ha cambiato, e quando l’ha cambiato io ho visto che il bambino di quella mia amica aveva il grillo, a Parma lo chiamiamo il grillo, e appena l’ho visto mi sono chiesto “Ma a cosa serve, quel bagaglio lì?”. Cioè che ormai mi ero abituato anch’io, all’idea che le bambine son femmine.

[dalla puntata numero zero di una trasmissione televisiva che, se la facciamo, si chiamerà Il mondo è pieno di gente strana]