Qualcosa a Milano

giovedì 17 Gennaio 2019

E poi c’è un’altra cosa che mi colpisce, perché Guerra e pace che potrebbe essere visto come una specie di libro all’opposto del testo scientifico, nell’epilogo fa vedere come la concezione scientifica permei la narrativa di Tolstoj. E l’altra citazione sempre di tre righe dice: «È vero, noi non percepiamo il mo- vimento della terra ma ammettendone l’immobi- lità arriviamo a un assurdo. Ammettendo invece il movimento, che pure non sentiamo, giungiamo a formulare delle leggi». E questo è straordinario! La rinuncia alla percezione immediata in funzione di una ragione maggiore. L’esempio canonico che si fa è se tu guardi di fuori dalla finestra il sole lo vedi sorgere e tramontare, non ci sono santi, cioè, è che quello che ti accade sotto gli occhi. Però, soltanto se rinunci a quello che vedi, in funzione di una ragione, riesci a rendere conto delle leggi giuste che stanno intorno a te.

[Andrea Moro, in Qualcosa numero 3, se ne parla stasera alla libreria Verso, a Milano]