Portare pazienza

sabato 7 Febbraio 2015

Ieri mattina mi sono svegliato che mancava la luce in casa mia, ieri sera son partito per Torino che mancava ancora, avevo provato a telefonare all’Enel, una voce elettronica mi aveva chiesto il numero di telefono cui corrispondeva l’indirizzo nel quale mancava la luce, io non ce l’ho il telefono, cioè ho una linea Fastweb solo per internet, allora avevo chiamato Fastweb per sapere a che numero era collegata la mia linea Fastweb, mi aveva risposto una voce elettronica mi aveva chiesto il mio numero di telefono, io non lo sapevo, non mi faceva più andare avanti. Dopo però alla fine ero riuscito a parlare con una voce elettronica che mi diceva che la zona dove abitavo c’eran dei guasti, che li stavan riparando, di non rompere i coglioni, in sostanza, mi diceva quella voce elettronica, a va bene.
Stamattina mi sono svegliato a Torino, ho scoperto che domattina c’è sciopero dei treni, io stanotte dovevo passarla a Milano dove dovevo andare per leggere le Memorie di un pazzo di Gogol’, dovevo poi tornare a Torino domattina per finire il seminario dove facciamo il Repertorio dei matti della città di Torino, non posso, andare a Milano, adesso metto un avviso.
Dopo m’è venuto in mente sto scrivendo un libro che si intitola Vite difficili e difficilissime (titolo provvisorio), forse c’entra anche quello, ho pensato.