Poca fantasia

lunedì 23 Febbraio 2015

Stamattina ho comprato un ombrello, che il mio l’avevo perso sabato notte in circostanze drammatiche sull’Appennino tosco-emiliano, è finito nella tazza del vater del treno regionale 6582 Prato – Bologna del 21 febbraio 2015, e da lì è finito, appunto, sull’Appennino tosco-emiliano, dove immagino sia ancora, e stamattina, intanto che compravo il mio nuovo ombrello che è blu, blu bianco e verde, a dire il vero, ma prevalentemente blu, intanto che pensavo alle circostanze nelle quali avevo perso il mio ombrello, mi è venuta in mente una cosa che mi han detto sabato, alla presentazione, nella libreria Le bouquiniste di Pistoia, di Tre matti, che mi han chiesto come mai, nei libri che scrivo io, si parla della vita quotidiana, e a me è venuto da rispondere che io sarei in difficoltà, a parlare della vita settimanale, o di quella mensile, e che l’unica vita che conosco, forse sono io, che ho poca fantasia, ma l’unica vita che conosco è quella quotidiana, che a me, devo dire, mi piace moltissimo, delle volte.