Per esempio

martedì 27 Gennaio 2015

si sente?

A me, per esempio, dopo che ho fatto questo viaggio la prima volta, e ho sentito la dottoressa che c’era sul treno che parlava della sua esperienza nei centri di permanenza temporanea, che oggi si chiamano Centri di Identificazione e Espulsione, e sono posti dove quelli che ci son dentro prendono delle lamette da barba, le avvolgono nella stagnola, avvolgono lametta e stagnola nella mollica, mangiano il tutto, e poi vanno dal direttore del campo e dicono quello che han fatto, e siccome i succhi gastrici nel giro di qualche ora corroderebbero mollica e stagnola, e la lametta gli taglierebbe la pancia, il direttore del campo, se non vuole guai, li deve mandare in ospedale, e loro, diceva la dottoressa, fanno così perché sperano, nel viaggio, di potere scappare, e quando mi son trovato a Pistoia, alla stazione ferroviaria, e ho visto una targa che quelli che l’avevano messa auspicavano, dopo la seconda guerra mondiale, un mondo senza filo spinato, io mi son chiesto come faccio, io, a far finta di niente, a voltare le spalle, a fare come se non esistessero, oggi, in Italia, i Centri di Identificazione e Espulsione, che sono dei posti, oggi, in Italia, ai quali non ci si può avvicinare, come non ci si poteva avvicinare ad Auschwitz e a Birkenau, e dei quali non parla quasi nessuno, come non parlava quasi nessuno di Auschwitz e Birkenau, e dov’è rinchiusa della gente che non ha fato male a nessuno, come non aveva fatto male a nessuno la gente che era rinchiusa ad Auschwitz e a Birkenau, e quando vado a dormire, certe volte, che sono lì che mi sto per addormentare, io mi chiedo se non dovrei vergognarmi, del mio stare al caldo, in un appartamento pulito, con le mie due gatte, che son così belle, e mi chiedo, delle volte, come mai non faccio niente per questa cosa che mi sembra che sia così grande