Mi ricordo

giovedì 6 Maggio 2010

[Dal quinto quaderno della scuola elementare di scrittura emiliana, lo svolgimento di Silvia Torlone del compito Sul modello di Mi ricordo di G. Perec, scrivete una serie di Mi ricordo]

Mi ricordo che un anno a  mio fratello gli regalarono l’Allegro chirurgo, che il pezzo più facile da estrarre dal corpo del pagliaccio, per me era l’osso, mentre quello più difficile era il cestello. Mi ricordo che vinceva sempre lui e che a me quindi mi piaceva giocarci anche da sola.
Mi ricordo quando il sangue non bastava. Cominciò all’improvviso a inaridirsi nelle vene.
Mi ricordo che sul muretto Silvio mi dava un bacio dopo che era stato dal dentista, io lo sentivo il gusto di medicina. Mi ricordo che lui mi piaceva perché era l’unico maschio che avevo conosciuto che si chiamava come me e perché aveva le lentiggini. Mario perché andava già alle superiori e aveva le sopracciglia unite che sembrava un gabbiano. Antonio perché si faceva le canne. Marcello perché mi portava due merende e ai concerti del primo maggio. Guglielmo perché mi piaceva solo lui, perché era altissimo e aveva i mocassini.
Mi ricordo che ho pianto quando hanno catturato King Kong sopra il grattacielo con gli elicotteri, e che mi vergognavo a farmi vedere piangere.
Mi ricordo i capelli che cadevano nel lavandino quando mi chiese di rasarla a zero.
Mi ricordo quando prima si faceva la tinta e l’odore acido dell’ hennè.
Mi ricordo che diventava ogni giorno più bianca e che teneva i lividi coperti. Mi ricordo che quando tornava dalle vacanze estive tutta abbronzata era bellissima, soprattutto dentro casa con i vestiti leggeri a fiori. Mi ricordo che mi piaceva stare con lei  mentre si preparava, si truccava, si sistemava i capelli poi spruzzava un po’ di lacca. Mi piaceva anche mentre si faceva il bagno nella vasca, e io me ne stavo lì seduta sulla tazza del cesso a guardarla,con le gambe incrociate.
Mi ricordo che quando da sola non ce la faceva,una volta l’ho aiutata io, e l’ho lavata bene, anche tra le dita dei piedi.
Mi ricordo che dopo aver letto Zazie nel metrò ho comprato un pappagallo e l’ho chiamato Verdura.
Mi ricordo che tra i cowboy e gli indiani io sceglievo sempre gli indiani.
Mi ricordo che avevo una cugina bionda che una volta andò a Londra ed era tornata con un paio di scarpe viola e le calze a righe. Mi ricordo che dopo anche io volevo essere punk.
Mi ricordo quando a me e i miei fratelli,dopo che era già passato qualche anno dalla prima comunione, ci diceva che eravamo tre atei. Mi ricordo che quando in chiesa vedevo il corpo imbalsamato di Santa Gemma mi dicevano che i capelli erano veri, e che io, i boccoli non li volevo.
Mi ricordo l’ultimo gelato che mangiò seduta sul letto,era un Cucciolone Algida. Mi ricordo che a me la vignetta che era disegnata sul biscotto non mi faceva ridere per niente. Mi ricordo che pensai che forse per quel motivo aveva mangiato solo la parte alla vaniglia e allo zabaione, quella al cioccolato no.
Mi ricordo che al bar dove mio nonno andava a giocare a carte con gli amici, i gelati si pagavano a fiducia. Vicino al frigo c’era una scatola trasparente, ti prendevi il Cremino e ci mettevi dentro 500 lire. Mi ricordo che la 500 lire è l’unica moneta che poi somigliò all’euro. Mi ricordo che poi quel bar col terremoto è crollato tutto.
Mi ricordo che volevo ridare sangue al suo corpo.
Mi ricordo che non so se da sola qualche volta ha pianto. Mi ricordo che la vorrei proteggere se penso che aveva paura.
Mi ricordo che una volta per non pensare, andai da Guglielmo,avevo una canottiera gialla un po’ di pizzo. Mi ricordo che abbiamo fatto l’amore con le finestre aperte e che da fuori si sentivano gli spari della festa del paese. Ora penso che anche se fossero stati spari di guerra, l’avremmo fatto lo stesso. L’amore.
Mi ricordo che io in un altro periodo ci riprovai anche a pregare, ma non sapevo bene cosa dire, giacché ero atea.
Mi ricordo che l’unica sera durante la settimana che potevamo andare a letto alle 11 era quando c’era il film della Walt Disney alla tv. Io me li ricordo tutti quei film della Walt Disney.
Mi ricordo che morte per me è come una parola valigia, la svuoto e la riempio poi me la porto sempre dietro.
Mi ricordo che avevo una maglietta della ragazze delle fragole.
Mi ricordo che a un certo punto dovevo liberare casa dei suoi oggetti,che aprivo gli armadi e il suo profumo dagli abiti usciva come anima. Mi ricordo che lo spazzolino lo lasciai nell’armadietto del bagno per molto tempo, mi sembrava naturale che restasse lì.
Mi ricordo quella volta che andai a giocare su una gru arancione e si era fatto tardi,che io non me n’ ero accorta perché era ancora giorno, mi ricordo che quella sera  per cena c’erano i fiori di zucca fritti e l’odore dell’estate.
Mi ricordo che in quel letto di legno un po’ sembrava lei e un po’ no. Mi ricordo che a volte mi riconoscono solo perché le somiglio, allora io, quando succede, io di nascosto mi sento contenta.
Mi ricordo tutto di mia madre, anche le cose che ho dimenticato.
Mi ricordo i battiti di ferro che poi  sigillavano il letto di legno.
Mi ricordo che quel giorno non voleva i fiori, ma io adesso qualche volta glieli compro lo stesso perché lo so che gli piacevano le margherite. E anche a me, insieme ai tulipani e ai papaveri.